Comune, associazioni di categoria, sindacati dei lavoratori, associazioni dei consumatori e media e grande distribuzione hanno concertato un accordo unitario e unanime sulle aperture festive del commercio a Modena nel 2012. Il calendario prevede la copertura completa e diffusa in diverse zone dei servizi commerciali al dettaglio, in tutte le domeniche dell’anno, con la sola esclusione delle date intoccabili per legge come, ad esempio, il giorno di Natale. “Era dal 1998 che si tentava invano di giungere a questo risultato condiviso, con grande soddisfazione di tutti – commenta Graziano Pini, assessore comunale alle Politiche economiche – ma una circolare esplicativa del precedente Governo, che liberalizza tutto a questo riguardo, estendendo a tutto il territorio comunale la qualifica di città d’arte, finora riservata al centro, potrebbe vanificare il nostro accordo. Per questo ho preparato una lettera per il presidente della Regione Vasco Errani, affinché chieda al nuovo ministro di annullare la circolare, già impugnata, a quanto mi risulta, dalla Regione Toscana, lasciando alle Regioni il compito di gestire la materia”.

L’accordo concertato a Modena farebbe sì che, in sostanza, tutti i cittadini-consumatori possano trovare aperti in ogni domenica (anche ad agosto) e in diverse zone della città, almeno alcune medie e grandi strutture e piccoli negozi tradizionali. Il problema non si poneva per il Centro storico, dove è possibile aprire sempre, in quanto per quella zona Modena è classificata città d’arte.

Altra grossa novità è la flessibilità consentita per gli esercizi tradizionali e quelli non ricompresi nella turnazione preventivata. Questi dovranno indicare le loro otto festività scelte a inizio anno, ma potranno derogare autonomamente, comunicandolo per tempo, per due di queste otto. Se, per esempio, nel quartiere si svolge una festa o una sagra, o se decidono di fare una loro iniziativa di promozione, possono decidere di rinunciare a due delle otto prestabilite scambiandole con due date di loro maggior interesse.

L’ossatura della turnazione si fonda sui cosiddetti centri di vicinato (Conad, Sigma, Dimeglio, Unes, ecc.) che, dato il loro numero e la loro diffusione sul territorio, hanno concordato un calendario che è una vera e propria mappa di servizio.

“Tutte le componenti sono state attivate – spiega Pini – e hanno rinunciato a qualcosa in nome del bene comune e della realizzazione di ciò che fino a poco tempo addietro appariva come un sogno. E’ un bel gol dell’Amministrazione, grazie al dialogo costante con tutti i soggetti partecipanti al tavolo di concertazione. Così a Modena si persegue l’interesse della comunità attraverso la garanzia del servizio a tutti i cittadini-consumatori e con la salvaguardia dell’equilibrio del tessuto commerciale. Il precedente Governo con la sua circolare, invece, ostenta una liberalizzazione di facciata a vantaggio dei più forti. Il risultato potrebbe essere, ad esempio, di trovare tutti i negozi chiusi in agosto e la grande distribuzione potrebbe sempre aprire quando vuole”.