«Fare in fretta per avere un quadro di riferimento nazionale per il gruppo Fiat dal quale partire per definire i contratti aziendali». Lo chiede il segretario provinciale della Fim-Cisl, Claudio Mattiello, commentando la disdetta dei contratti sindacali annunciata ieri dal’ad Fiat Sergio Marchionne. «A Modena non cambia nulla perché la disdetta non riguarda Ferrari, Maserati e Cnh – spiega Mattiello – Ora, però, c’è bisogno di un contratto unico per tutto il gruppo Fiat che faccia da cornice per i singoli integrativi aziendali. Noi vogliamo salvaguardare le specificità territoriali conquistate negli anni e per questo rivendichiamo il diritto-dovere di sederci a un tavolo per trattare le migliori condizioni per i lavoratori modenesi della Fiat. Una cosa è certa: – conclude il segretario dei metalmeccanici Cisl – non faremo sindacato nelle aule di tribunale, ma nelle sedi opportune».