Il PD di Cadelbosco di Sopra interviene con un proprio contributo di idee e di valutazioni sul dibattito che si è sviluppato in questi anni sul tema degli allevamenti suinicoli presenti sul territorio. Ribadiamo con chiarezza di riconoscere e condividere pienamente l’impegno profuso e la gestione data sul tema dall’Amministrazione comunale.

Rimarchiamo l’atteggiamento strumentale attuato dal PDL e da Rifondazione Comunista che, a corto di idee e proposte, hanno agitato tra la popolazione falsi e dannosi allarmismi sulla salute dei cittadini. E’ singolare che soggetti presenti da tempo in Consiglio Comunale come Pietro Giansoldati (PRC) si schierino oggi a rimorchio dei Comitati senza aver mai prima presentato alcuna interpellanza sull’argomento.

Il PDL, assente dal Consiglio Comunale a causa degli ex alleati della Lega, cerca nei temi ambientali sui quali fa facile demagogia quella visibilità che i cittadini gli hanno negato nelle elezioni amministrative del 2009.

Il nostro comune è un territorio vasto e caratterizzato storicamente da zone agricole come villa Argine, villa Seta e la zona Nord di Cadelbosco di Sotto, la cui vocazione è salvaguardata anche dal nuovo PSC in corso di approvazione.

Le attività agricole sul territorio hanno diritto a continuare ad esistere in un’ottica di rispetto delle leggi, delle regole e della salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Il PD ritiene inutile e dannoso cercare sempre e comunque la sterile polemica politica e non proporre mai alcuna soluzione al problema se non la chiusura delle attività.

Continuare ad accanirsi su questioni che sono in fase di risoluzione ha come unico effetto quello di denigrare un territorio svilendone le proprie peculiarità.

Lo sviluppo dell’economia agricola e la tutela del territorio passano attraverso la realizzazione di soluzioni tecnologicamente avanzate, soprattutto in presenza di allevamenti con un elevato numero di capi. A tal proposito condividiamo pienamente la soluzione da tempo proposta dall’Amministrazione Comunale e accettata dalla Provincia: la realizzazione di un sistema di trattamento dei liquami zootecnici in un impianto a biogas e successiva depurazione, a maggior ragione se questo impianto è a servizio di un intero territorio e non solamente di un singolo allevamento.