Sarà l’assessore comunale alle Politiche economiche Graziano Pini, delegato dal sindaco Giorgio Pighi, a rappresentare Modena e provincia nella seduta del Consiglio comunale di Torino, in programma oggi pomeriggio, e dedicata al Gruppo Fiat e alle sue strategie industriali. Alla seduta sono state invitate realtà territoriali nelle quali la presenza dell’azienda è particolarmente significativa.

In una lettera inviata nei giorni scorsi al sindaco e al presidente della Provincia di Torino, Piero Fassino e Antonio Saitta, gli amministratori pubblici modenesi – il presidente della Provincia Emilio Sabattini e i sindaci di Modena e Maranello, Giorgio Pighi e Lucia Bursi – sollecitavano “una riflessione sul ruolo degli Enti locali a sostegno delle imprese” alla luce della “preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese, e degli effetti che il protrarsi della crisi sta provocando all’economia. A Modena – si afferma inoltre nella lettera – per rilevanza strategica e peso occupazionale, le imprese Fiat rappresentano una realtà importantissima, con oltre 5200 lavoratori impiegati negli stabilimenti Maserati, Ferrari e Cnh”, oltre all’indotto. Ma al di là dei numeri “la presenza storica del polo dell’auto sportiva e delle macchine per l’agricoltura rappresentano per Modena, ‘terra di motori’, un tratto identitario forte”. L’idea guida è che le Autonomie locali debbano svolgere un ruolo attivo nei confronti dei vertici aziendali, nella consapevolezza che la nascita, la crescita e lo sviluppo di realtà industriali così significative sono indissolubilmente legati ai territori, alla loro rete di servizi, al patrimonio di relazioni e di professionalità presenti.

“Senza nulla togliere alle capacità organizzative della nuova governance aziendale, che certo prescinde dai confini nazionali e dalle localizzazioni territoriali, ci sembra necessario pretendere di conoscere le linee direttrici delle politiche strategiche che avranno fatalmente ricadute notevoli sul sistema economico e sociale della nostra provincia”, spiega Graziano Pini. “Dobbiamo chiedere con forza e responsabilità di conoscere e poter discutere la direzione ipotizzata per i tre stabilimenti modenesi da parte della direzione strategica di Fiat, e lo possiamo fare con maggiore forza se le due province di Modena e di Torino lo chiederanno insieme. Maserati, Cnh e Ferrari sono i nostri fiori all’occhiello, sono fonti di ricchezza e lavoro per oltre 5 mila famiglie e oltre mille imprese che consentono una specializzazione produttiva storica di terra dei motori”, prosegue l’assessore comunale alle Politiche economiche. “Dobbiamo perseguire la permanenza a Modena di intere filiere produttive che consentano all’indotto di continuare a mantenere la sua specializzazione e la sua notorietà internazionale. Non potremmo, cioè, accettare supinamente la riconversione dei nostri stabilimenti in singole fasi del processo produttivo, cosa che ci farebbe perdere un patrimonio di risorse anche umane e di know how tecnologico, vera ricchezza del nostri comparti manifatturieri” conclude Pini.