“I cittadini hanno diritto alla chiarezza sullo stato delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione del deposito di gas naturale di Rivara”. A dichiararlo è il Presidente della Commissione Ambiente della Camera e Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia, On. Angelo Alessandri, che precisa quanto è accaduto, contro le false notizie emerse sulla stampa in questi giorni.

“Lo scorso 23 giugno, in risposta all’interrogazione della Lega Nord n.5-04957 del 22 giugno 2011 in Commissione Ambiente della Camera, l’allora Sottosegretario di Stato per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Giampiero Catone, con le parole “Tale decisione, interlocutoria negativa, esplicitata nel parere” definisce bene l’interpretazione del parere della Commissione VIA n. CTVA/734 del 17 giugno 2011, in merito all’istruttoria di VIA in corso che «alla luce dei dati presenti agli atti, afferma di non essere in condizione né di valutare le ipotesi alternative, né di concludere la procedura di compatibilità ambientale del progetto di stoccaggio gas, e valuta quindi necessario che il Proponente esegua la campagna di indagini geognostiche prospettata nel rispetto della normativa vigente».

A seguito di tale parere interlocutorio negativo sull’istruttoria,” – precisa Alessandri – “il secondo parere della Commissione VIA del 25 novembre NON è un parere favorevole di compatibilità ambientale per la fase di accertamento, nel senso che non attiene all’istruttoria di VIA che resta ancora in corso, ma ha solo lo scopo di rispondere ad una richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, evidenziando un apprezzamento sul piano ambientale delle attività di indagine proposte, dell’idoneità dei mezzi prescelti, delle modalità operative e degli interventi di mitigazione, all’esclusivo fine di un eventuale rilascio dell’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, d’intesa con la Regione, secondo i decreti ministeriali in vigore. Infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico, per poter autorizzare le indagini, deve sapere se le operazioni di accertamento programmate dalla Ers siano ambientalmente compatibili e a questo fine ha chiesto il parere della Commissione VIA.

La situazione dunque non è variata. Indipendentemente dalle favole apparse sui giornali due sono le certezze fondamentali: l’istruttoria VIA resta ancora in corso e il Ministero dello Sviluppo Economico non può rilasciare autorizzazioni senza la preventiva intesa con la Regione. Pertanto con la contrarietà della Regione l’Ers non potrà mai avviare le indagini o realizzare il deposito di gas a Rivara.

Brutto vizio quello di non voler capire e confondere il bianco con il nero. Il parere sul progetto” – ribadisce il Segretario leghista – “è interlocutorio negativo e tale rimane, così come avevo previsto. Punto e a capo.

Poi Ers ha necessità di effettuare almeno le indagini, senza le quali non potrebbe chiedere nulla di nuovo alla VIA. Per farlo interpella il Ministero dello Sviluppo Economico che a sua volta si rivolge alla VIA per un parere tecnico sulla possibilità di effettuare le indagini. Parere che, per questa ragione, non può essere negativo, seppur con una ventina di prescrizioni e a patto poi che il Ministro Passera, domani, trovi l’intesa con la Regione.

La VIA rimane perciò negativa sul progetto per un tempo lunghissimo anche se la Regione dovesse accordare le indagini, indagini che servirebbero per richiedere un nuovo parere della VIA sullo stesso progetto.

Tanti interventi riportati in questi giorni dalla stampa stanno creando parecchia confusione. Su un argomento come questo è grave ingenerare ambiguità perché i cittadini rischiano di non capire.

Prendo atto della contrarietà della Regione, e la stessa sinistra che appoggia Passera” – conclude Alessandri – “ora si attivi, così come ho sempre fatto io”.