Lo scorso 19 gennaio presso la sede di Confindustria di Modena è stata siglata, dopo una lunga trattativa durata 8 mesi, l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto aziendale della Poclain Hidraulics Industriale Srl di Castelfranco Emilia, azienda metalmeccanica che produce pompe e motori idraulici, associata a Confindustria, che occupa circa 100 dipendenti.

Su significativi contenuti di carattere aziendale è stata trovata una importante mediazione, quali orario di lavoro (introduzione del 16° turno), permessi aggiuntivi per visite mediche, aumento retributivo mensile e aumento del Premio di Risultato.

“Inoltre – dichiara Simone Selmi della Fiom/Cgil di Castelfranco Emilia – è stata raggiunta un’importante mediazione, su temi di primaria importanza come il sistema contrattuale e il percorso democratico. Temi che non hanno fatto firmare l’ipotesi di accordo, né alla Fim/Cisl, né a Confindustria di Modena. Stranamente entrambe hanno motivano la non firma con gli stessi argomenti”.

“Francamente – continua Selmi – non comprendo come un’organizzazione sindacale come la Fim/Cisl si dichiari democratica e poi in modo molto contradditorio decide di non firmare ipotesi di accordo come questa, in cui l’azienda si impegna a prendere a riferimento per i futuri rinnovi, solo quelle piattaforme e quelle ipotesi d’accordo, che siano state approvate con referendum dei lavoratori”. La non firma è una posizione in netta contraddizione rispetto alla tanto annunciata democrazia.

“In definitiva – aggiunge il sindacalista – in Poclain Hidraulics Industriale non ci potranno più essere, né piattaforme separate, né accordi separati, in quanto saranno sempre e comunque le lavoratrici ed i lavoratori che attraverso il referendum avvalleranno una piattaforma o un accordo”.

Sul sistema contrattuale si è convenuto che il modello rimane invariato, viene quindi riconosciuto il mantenimento del doppio livello contrattuale – CCNL di categoria e contratto aziendale – e viene riconosciuto il CCNL 2008, l’ultimo contratto unitario firmato da Fim Fiom Uilm e votato dai lavoratori.

Saranno forse queste le ragioni per le quali Fim/Cisl non ha firmato l’accordo?

Viene da pensare che Fim/Cisl non firmi quando si prevede un alto coinvolgimento dei lavoratori e quindi l’impossibilità di concrete divisioni fra organizzazioni sindacali (che sarebbero subito sottoposte al giudizio dei lavoratori con referendum), ma anche l’impossibilità di accordi separati come quello di primo livello del Gruppo Fiat che esclude i sindacati dissenzienti.

Importante comunque che il delegato Fim/Cisl della Poclain abbia firmato l’accordo, insieme alla Rsu Fiom e alla Fiom/Cgil.

Giovedì prossimo 26 gennaio verrà discusso in assemblea il contenuto dell’ipotesi di accordo e nei giorni successivi sarà fatto il referendum di approvazione fra tutti i lavoratori.

(Fiom/Cgil Castelfranco Emilia)