“Finalmente in dirittura d’arrivo una parte degli interventi sulla SS. 63 destinati ai punti a più alto rischio di incidenti”. A dichiararlo, a seguito dell’incontro con il capo dipartimento ANAS di Bologna, l’ing. Fabio Arcoleo, è la senatrice Leana Pignedoli, soddisfatta per i lavori aggiudicati il 23 gennaio con un base d ‘asta di 2.800.000 di euro, stanziati per compiere la rettifica della curva pericolosa della galleria Croce e la rotonda sul bivio per Villa Minozzo.

“I lavori a questo punto possono partire entro l’estate – continua Pignedoli – e si potrà così raggiungere un duplice obiettivo: quello della sicurezza e quello del lavoro: questi interventi gioveranno alla nostra montagna sia direttamene che per indotto, creando economia in una fase così difficile”.

“Rimane però da sbloccare la parte più consistente di quel pacchetto di interventi che riguardano il rifacimento di due ponti pericolosi nei comuni di Carpineti e Castelnovo ne’ Monti. Proprio per tali operazioni -prosegue la senatrice democratica – dal 2007 ho lavorato per lo stanziamento di fondi, facendo si che venisse mantenuto l’impegno preso dal governo precedente. La provincia si è accollata praticamente tutto il lavoro di progettazione e ha consegnato, come da accordi, il progetto definitivo ad ANAS e, in seguito, i Comuni hanno attivato le procedure necessarie per far partire i lavori in tempi utili. Ma… dopo 5 anni dall’assegnazione delle risorse dedicate per la manutenzione straordinaria di cui sopra, ANAS ha rinviato oggi, per l’ennesima volta, l’iter per la progettazione per le procedure di appalto. Ciò potrebbe comportare mesi persi, forse addirittura un anno di ulteriore slittamento. È inaccettabile”.

“E’ arrivato il momento. – prosegue la senatrice reggiana – Non è più rinviabile il forte cambiamento dello Stato centrale e dei suoi strumenti come Anas. Programmazione, efficienza e tempi di intervento definiti sono indispensabili per uscire da questa difficile fase. Diversamente rischiamo di intervenire su tutto: chiudiamo le Comunità Montane, chiudiamo le Province efficienti e no e lasciamo intatte strutture centrali, strategiche come ANAS che condizionano una grande fetta di sviluppo, di manutenzione e tutela del territorio. Su questo si misurerà l’azione del governo e del parlamento nei prossimi mesi nell’impegno comune di revisione della spesa pubblica”. Ed è proprio su questo la senatrice Pignedoli porrà la questione in occasione della discussione della mozione di cui è stata promotrice sulla manutenzione straordinaria della viabilità statale, in aula, al Senato.

“Se questo Paese non parte da una vera riduzione della macchina centrale dello Stato -conclude Pigendoli- non arriverà mai al cuore de problema, non scioglierà mai i veri nodi dell’inefficienza pubblica”.