Gli echi del dibattito nazionale sul “posto fisso”, per mettere nel “mirino” la tutela dell’art.18, si sono riverberati recentemente anche in ambito locale. La Cgil del Distretto di Carpi mette a disposizione i dati del proprio Osservatorio Inca che gestisce le pratiche di disoccupazione e mobilità per contribuire a delineare il quadro del mercato del lavoro locale.

Il dato al 31.1.2012 ci consegna un aumento di pratiche di circa l’80% rispetto alla stesso mese dello scorso anno. Si passa infatti da 186 a 336 pratiche. Nello specifico la disoccupazione ordinaria passa da 92 a 136 pratiche, la mobilità da 27 a 32, e la disoccupazione a requisiti ridotti da 67 a 168 domande.

Questo dato aggrava il quadro che già avevamo evidenziato a fine 2011 in cui la percentuale di aumento rispetto allo stesso periodo pregresso era circa del 30% in più.

Questi dati ci dicono quindi che in situazione di difficoltà economica delle imprese non esistono vincoli che impediscono alle aziende di calare il proprio organico.

La flessibilità in entrata e la gestione dei picchi produttivi è stata inoltre metabolizzata nel nostro tessuto economico attraverso un massiccio utilizzo dei contratti a tempo determinato (solo 1 su 5 avviamenti al lavoro è a tempo indeterminato), situazione che si riflette nelle domande di disoccupazione “per fine contratto” che oggi sono spesso la prima causa di accesso all’ammortizzatore sociale.

I dati proposti pensiamo possano far riflettere sulla fluidità del mercato del lavoro locale e sulla necessità di riformare gli ammortizzatori sociali per estenderli a tutte le tipologie di aziende e di contratto, in modo da sostenere chi rimane senza lavoro.

Altrettanto importante è mantenere lo strumento della cassa integrazione guadagni che in questi anni di crisi ha consentito alle aziende di attraversare i momenti difficili e mantenere il proprio patrimonio di competenze professionali.

Non si comprende invece l’accanimento verso la tutela dell’art.18 che rappresenta a nostro avviso uno strumento a tutela della libertà e dignità di chi lavora.

(Tamara Calzolari, coordinatore Cgil Zona di Carpi)