Giovedì 9 febbraio 2012 alle 21 alla Corte Ospitale di Rubiera, prosegue il ciclo di prove aperte per condividere con il pubblico parte dei progetti residenziali ospitati nel corso di tutto l’anno all’interno degli spazi del centro con La luna è tramontata, dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, una produzione italo-francese diretta da Martina Raccanelli, giovane attrice e regista di origine emiliana.

In scena un nutrito gruppo di giovani artisti italiani e francesi (attori Domenico Desiderio Pinto, Simona Ori, David Terrier – coro Thibault Chaumeil, Eva Durif, Gabriel Durif, Laure Nonique-Desvergnes e Sylvestre Nonique-Desvergnes) interpretano la storia narrata da Steinbeck e riscritta per la scena da Maddalena Caliumi.

Il cuore della vicenda è l’invasione di un villaggio da parte di un manipolo di soldati dell’armata tedesca durante la seconda guerra mondiale.

Gli invasori cercano di domare e di ridurre al silenzio una comunità. Sono soldati, né più né meno, ubbidiscono agli ordini e fanno valere la legge della guerra e del potere dell’uomo sull’uomo.

Gli invasi sono uomini semplici, non particolarmente colti, ai quali non è da subito chiaro che cosa stia loro capitando. Vengono effettivamente ridotti ad un silenzio sconcertato, che incarna l’interruzione di riti e ruoli antichi quanto solidali tra di loro. Un sindaco, una prostituta, il medico del paese, il giovane filosofo…

Sotto la neve che amplifica questo silenzio però qualcosa accade. Un giorno avviene che il silenzio di questo popolo comincia a caricarsi di rabbia, di attesa, diventa attivo.

Una voce comincia ad avvertirsi, una voce che sgorga dalla terra entra nelle case e arriva fino al cuore degli oppressi e alle orecchie degli invasori. Questa voce è quella che da quando esiste l’uomo vive nelle rivolte, piccole o grandi, nell’ostinazione umana a non farsi togliere i propri sogni, nella solidarietà silenziosa tra chi si oppone con rabbia al potere.

Ma questo popolo sceglie di non parlare, di organizzarsi, di cospirare in silenzio, per non essere capito, scoperto, ucciso. In questo quadro la guerra e la resistenza diventano il simbolo di quello che avviene nel mondo di oggi.

Il gruppo di lavoro, in residenza presso La Corte Ospitale per l’allestimento dello spettacolo, ha cercato un linguaggio comune che superasse le difficoltà della lingua per raccontare questa storia: “Basare un lavoro sul silenzio umano, sulle forme di cospirazione segreta che gli uomini mettono in pratica quando non ci sono più possibilità di comunicare nella stessa lingua con chi impedisce la propria libertà, significa riflettere sulla voce – dice Martina Raccanelli nelle note di regia -. Ecco spiegata la presenza di un coro che canta in scena. Si tratta di un personaggio e un soggetto drammaturgico: è in sostanza la voce che arriva a svegliare e ad unire gli umani sopraffatti”.

Lo spettacolo debutta nella sua forma definitiva il 18 maggio 2012 a Carpi, in luogo da definire.

Le prove aperte (a ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione) sono in programma alla Corte Ospitale, fucina creativa attiva tutto l’anno, dove nei mesi invernali, le compagnie selezionate provano, discutono, si incontrano, creano. Da quest’anno le prove sono aperte al pubblico: sono occasioni di entrare in contatto con il processo della creazione artistica, non assistere a un lavoro finito, ma partecipare al work in progress e incontrare da vicino gli artisti.

Al pubblico che partecipa alla serata è offerto un aperitivo di benvenuto.

La Corte Ospitale, Via Fontana 2, Rubiera

Per informazioni: La Corte Ospitale, Tel. 0522 621133, ufficiostampa@corteospitale.org, www.corteospitale.org

Per prenotazioni: La Corte Ospitale, tel. 0522 621133, segreteria@corteospitale.org