Notte serena ma su valori decisamente gelidi. “Nessun record – conferma l’esperto Luca Lombroso dell’Univesità degli studi di Modena e Reggio Emilia – anche se le condizioni odierne accentuano la differenza campagna-citta per il fenomeno dell’isola di calore urbana”.

Alla stazione di rilevazione posta al Campus universitario del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente a Modena, infatti, la notte scorsa il termometro è sceso ad un ragguardevole -11.8°C, mentre presso la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico di piazza Roma abbiamo nel cortile del Palazzo Ducale sono stati rilevati -7°C e sulla balconata del torrione orientale “solo” -4°C. In aperta campagna, nella bassa pianura modenese, sono segnalate e ritenute attendibili temperature sui -14°C/-15°C e nella conca di Pavullo ancora una volta si sono arrivati a toccare i -20°C, che è stato un valore perfino più freddo di quello rilevato sul Monte Cimone, dove la colonnina del mercurio era attorno a -13°C.

Queste le annotazioni di Luca Lombroso che anche stamane, emulo degli antichi predecessori, è salito sul torrione del Palazzo Ducale di Modena per recupere i dati rilevati dalla stazione di Piazza Roma e riportarli negli annali che compongono la memoria meteoclimatica della città di Modena.

“Si interrompe a 7, sia in Osservatorio che al Campus, la sequenza dei giorni di ghiaccio, ovvero con termometro sempre sotto zero durante tutta la giornata. Il pallido sole di ieri con l’irraggiamento di febbraio è riuscito a far salire nel pomeriggio la temperatura a +2.3°C in centro città e a +2.7°C in periferia. Non raggiungiamo dunque le fatidiche dieci <giornate di gelo senza disgelo> consecutive del 1985.Tuttavia, con quello che le previsioni lasciano inequivocabilmente intravedere, mi aspetto che l’ondata sarà più lunga di allora e potrebbero non mancare altre sorprese e curiosità statistiche. Salito poi sulla torre, trovo ancora la neve cumulata sul terrazzino, quasi fosse un belvedere di alta montagna. La vista che mi si apre è spettacolare con la Ghirlandina che appare bianca ed i tetti della città coperti da un manto di candida neve. Si intravedono anche, fra foschie e fumi, le colline dell’Appennino pure esse imbiancate. Splende il sole, ma scorgo verso nord le avanguardia nuvolose del vortice artico Lucina. Questa neve che formatta tutte le cose dunque ne attende altra … e così vuole la tradizione popolare”.

Previsione. È ormai alle porte la tormenta, o blizzard se vogliamo usare un termine più alla moda, che irromperà improvvisa con neve e vento fra la tarda serata di giovedì 9 e la mattina di venerdì 10 febbraio. Dopo una relativa e illusoria tregua di qualche ora l’arrivo di altra neve e altro blizzard sono molto probabili nella giornata di sabato 11 febbraio e residui anche domenica 12. “Dopodiché – conclude Luca Lombroso – ci sono speranze di alcune giornate soleggiate grazie a venti da nord che saranno sempre molto freddi ma secchi e renderanno limpida e meravigliosa la vista di Modena dall’Osservatorio Geofisico del Palazzo Ducale”.