I genitori della ragazza pachistana di 16 anni che tentò nel giugno scorso il suicidio bevendo acido muriatico, contro l’intenzione della famiglia di farle sposare un connazionale in un matrimonio combinato, sono indagati a Bologna per maltrattamenti in famiglia e violenza privata. La ragazza sta bene e vive ora in una struttura protetta.

Ha confermato in un incidente probatorio i maltrattamenti subiti da lei, ma anche dai fratelli e dalla madre. La ragazza ha raccontato di un ‘padre-padrone’ e del clima di oppressione in cui costringeva tutta la famiglia. Per questo la madre ha nel procedimento una particolare veste: è indagata per i maltrattamenti subiti dalla figlia, ma è a sua volta considerata dal pm vittima delle numerose percosse subite.