E’ stata un’assemblea molto partecipata, quella indetta dalle tre sigle sindacali Filcams/Cgil Fisascat/Cisl, Uiltucs/Uil per i dipendenti dell’Iper Leclerc, di cui è proprietario Nordiconad, che si è svolta in questi giorni sul tema della liberalizzazione degli orari commerciali.

La scelta del principale concorrente di questa insegna, Coop Estense, di non rispettare il patto sulla rotazione delle aperture sottoscritto a novembre 2011, potrebbe portare Nordiconad a riconsiderare l’impegno ad una autoregolamentazione del numero di aperture.

In attesa dell’incontro tra la Direzione dell’Iper e i sindacati, forte è la preoccupazione tra lavoratrici e lavoratori per la possibile estensione delle aperture domenicali e festive.

Una apertura considerata inutile, perché non porterà benefici ai consumatori, né incrementerà l’occupazione, né tanto meno gli utili dell’azienda.

Al contrario porterà tanti disagi ai lavoratori di Leclerc e del centro commerciale, e soprattutto alle loro famiglie.

E’ evidente l’esistenza di un “caso Modena”. A differenza di ciò che accade in territori limitrofi qui vi sono atteggiamenti arroganti ed estremi di chi utilizza la propria posizione prevalente.

La richiesta delle lavoratrici e dei lavoratori in assemblea è stata quella che Nordiconad non segua quella pericolosa strada, limitando il numero di aperture.

E’ stata espressa anche la necessità che l’Amministrazione Comunale, pur priva di strumenti normativi, riprenda in mano la situazione, promuovendo un ulteriore tentativo di autoregolamentazione delle aperture, che coinvolga necessariamente anche soggetti come Esselunga ed Unes. Le Organizzazioni Sindacali si associano a tale richiesta.

(Filcams CGIL – Fisascat CISL – Uiltucs UIL Modena)