A proposito dell’accresciuto carico fiscale che grava sui reggiani, dopo le recenti stangate operate dall’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, il Consigliere regionale, Fabio Filippi, ha dichiarato: “La volontà di punire i reggiani, con una serie di provvedimenti che hanno accresciuto il carico fiscale, si evidenziò già nel novembre 2011, quando l’assessore alle Politiche sociali, Matteo Sassi, ebbe a dichiarare che il Welfare locale non avrebbe resistito ai tagli imposti dal Governo, a meno che il Comune non avesse agito sulla leva fiscale per incrementare le entrate. In questa dichiarazione veniva anticipata la linea politica dell’Amministrazione comunale che nel 2012 si è tradotta in un aumento continuo e sistematico del prelievo fiscale locale. La tassa sui rifiuti è aumentata considerevolmente in 28 Comuni su 45: mediamente l’aliquota, fra il 2010 ed il 2011, è aumentata del 2,85 per cento. All’aumento della tassa sui rifiuti ha fatto seguito la reintroduzione della tassa sui passi carrai; aumento che è destinato a gravare soprattutto sulle famiglie. Dulcis in fundo è giunta la mazzata dell’Imu (ex Ici), imposta destinata a colpire le imprese e le abitazioni dei reggiani. Anche il presidente dell’Associazione industriali ha rivolto critiche alla politica fiscale dell’Amministrazione presieduta da Delrio, per la sua propensione alle stangate fiscali, anziché alla riduzione dei costi della politica e degli sprechi. In questo contesto appare incredibile la decisione del Sindaco Delrio di ‘sprecare’ soldi pubblici per restaurare i Musei Civici. Il complesso museale, secondo quanto riportato dalla stampa, verrebbe ristrutturato sulla base di un progetto fantasmagorico, dal costo di oltre 4 milioni di Euro. Ben altre priorità ha la città di Reggio Emilia, rispetto a quella di costruire alti funghi d’acciaio davanti al nuovo ingresso del museo. Forse Delrio si propone di imitare Mitterand, che fece erigere, ad imperitura memoria di se, una piramide in acciaio all’ingresso del Museo del Louvre a Parigi? Faccio perciò mie le critiche al “progetto dei funghi” avanzate da 37 intellettuali; critiche espresse attraverso una lettera scritta a Delrio. Non è bastata l’orribile fontana a zampilli, collocata davanti al Teatro Valli, per abbruttire la città e spendere in malo modo parecchie centinaia di migliaia di Euro? Evidentemente Delrio vuole ripetersi, sprecando il denaro dei contribuenti: quegli stessi contribuenti già salassati dalla sua politica fiscale”.