Un centinaio di foto e cartoline ingiallite d’epoca, suddivise in sezioni relative ai mestieri femminili in vari paesi europei, costituiscono una testimonianza visiva sul lavoro, anzi sui lavori consentiti alle donne nel corso dell’Ottocento e del Novecento. E’ quanto propone la mostra “Donne al lavoro”, dal 3 marzo nel salone del Circolo Paradisi, in via Paradisi 11 a Vignola.

Organizzata dal Circolo e dal Gruppo Mezzaluna, oltre che da Attilio Montorsi dalla cui collezione privata provengono le immagini, la mostra ha il patrocinio della Provincia di Modena, del Comune di Vignola e dell’Unione Terre di castelli. L’esposizione, che resterà aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19,30 (la domenica anche dalle 10 alle 12) verrà inaugurata sabato 3 marzo alle ore 16 alla presenza del presidente della Provincia Emilio Sabattini e del sindaco di Vignola Daria Denti.

La mostra, nell’ambito della imminente ricorrenza dell’8 marzo, intende essere un riconoscimento ed un apprezzamento a tutte le donne che attraverso sacrifici e disponibilità si sono sottoposte ad una doppia fatica, sia all’interno della famiglia che nel mercato del lavoro.

Le immagini esposte, che sembrano uscite da antichi dagherrotipi, riguardano in buona parte il mondo agricolo con giovani in posa davanti all’obiettivo, rivestite dei loro abiti “della festa”. E ancora, immagini che ritraggono donne nelle più disparate attività: lavandaie presso un lavatoio sul fiume Reno, mondine curve nelle risaie di Vercelli, acquaiole nei loro tipici costumi regionali che alla fonte attingono acqua per uso domestico, bariste in piena attività di mescita, sartine e filatrici orgogliosamente schierate dietro i loro strumenti professionali, balie, domestiche impettite nelle pettorine della casata, infermiere e maestre intente a svolgere gli unici servizi pubblici che la società maschile permetteva loro. Un excursus storico sul mondo delle donne nel secolo scorso illustrato dai pannelli presenti nella mostra, che mostrano l’impegno sia sul fronte professionale sia su quello domestico.

La mostra è a ingresso libero.