In attesa del voto di aprile del Parlamento europeo va mantenuta alta l’attenzione sull’evoluzione del pacchetto qualità che prevede importanti novità per la tutela e lo sviluppo delle produzioni Dop e IGP. E’ quanto ha affermato oggi a Bruxelles l’assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, nella sua veste di presidente di Arepo, l’associazione delle Regioni europee con prodotti a denominazione di origine. “Quello che e’ stato giustamente concesso in materia di programmazione della produzione ai formaggi Dop nel pacchetto legislativo europeo sul latte – ha detto Rabboni intervenendo all’assemblea generale dell’associazione – va esteso anche alle Dop e Igp degli altri comparti agroalimentari. Sappiamo che diversi Governi del Nord Europa sono contrari a questa possibilità. Chiediamo loro di riconsiderare tale contrarietà, non solo perchè risulterebbe inaccettabile per i produttori ed incomprensibile per l’opinione pubblica una disparità di trattamento tra i formaggi e gli altri prodotti trasformati, ma soprattutto perchè la regolazione produttiva di prodotti unici non altera affatto la concorrenza con le altre produzioni affini”. “Sono comunque d’accordo – ha sottolineato Rabboni – con quanto ci ha detto questa mattina la relatrice sul pacchetto qualità del Parlamento europeo Iratxe García-Pérez e cioè che in prima istanza questo strumento possa essere adottato per produzioni stoccabili e particolarmente soggette al rischio di disallineamento con la domanda, quali ad esempio quelle dei prosciutti Dop”. La proposta di Rabboni si collega e completa le altre di integrazione e modifica presentate in merito ai regolamenti sulla futura PAC post 2013, tutte orientate a riconoscere alle produzioni di qualità un ruolo importante a livello di risorse e di strumenti di supporto. In questo senso Rabboni ha anche chiesto l’introduzione, nei criteri di riparto del budget agricolo tra gli Stati membri UE, dei parametri di valore della produzione e di occupazione, come correttivo a quello della sola superficie proposto dal commissario Dacian Ciolos.