Nel decimo anniversario della scomparsa del professor Marco Biagi, il giuslavorista assassinato dalle Brigate Rosse la sera del 19 marzo 2002, la Fondazione universitaria a lui intitolata e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia invitano la comunità scientifica nazionale e internazionale ad una riflessione comune sui temi che hanno contraddistinto la figura di questo profondo studioso. “E’ giunto il momento – hanno spiegato i promotori ed i colleghi della Scuola internazionale di Dottorato in Relazioni di Lavoro – di guardare all’opera di Marco Biagi attraverso il filtro della riflessione scientifica, tentando di ricostruire il suo ricco e variegato contributo all’evoluzione del diritto del lavoro e delle relazioni industriali, liberandolo dai condizionamenti dell’attualità che sovente si sono frapposti allo sviluppo di analisi serene e approfondite”.

Rispondendo a questo intento la Fondazione Marco Biagi, insieme alla Facoltà di Economia “Marco Biagi” e all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e col sostegno della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, della Banca Popolare di Verona, della Camera di Commercio di Modena, di Unicredit SP e di Confindustria Modena organizzano per le giornate che vanno da oggi -lunedì 19 – a giovedì 22 marzo 2012 il X Convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi dal titolo: “Regole, politiche e metodo. L’eredità di Marco Biagi nelle relazioni di lavoro di oggi”.

L’iniziativa, ospitata preso la sede della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena, si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera di Commercio di Modena e della Regione Emilia Romagna. “Non sarebbe tuttavia rispettoso dell’approccio intellettuale di Marco Biagi – afferma il Direttore della Fondazione Marco Biagi, dott. ssa Paola Reggiani Gelmini – il soffermarsi ad un’analisi retrospettiva e pertanto il convegno si propone anche di gettare uno sguardo sulla contemporaneità e sugli sviluppi futuri delle materie a lui care”.

Durante queste giornate autorevoli studiosi italiani ed internazionali si confrontano, in un dialogo interdisciplinare ed intergenerazionale, sulle questioni del metodo comparato, dell’integrazione europea, delle tecniche di tutela del lavoro e del ruolo delle relazioni industriali di fronte alle sfide della modernizzazione, del rapporto tra gli scienziati sociali e le istituzioni politiche, per capire come l’insegnamento di Marco Biagi abbia contribuito a forgiarle e che cosa di questo insegnamento possa essere raccolto per interpretare ed affrontare le sfide future. “Il convegno di studi internazionale, che puntualmente porta a Modena molti studiosi da tutto il mondo – commenta il Rettore prof. Aldo Tomasi – non è mai stato inteso come una iniziativa a carattere celebrativo. Lo avrebbe scoraggiato il temperamento di Marco, ma più ancora il senso delle sue convinzioni culturali ed ideologiche, perché in tutta la sua vita di studioso il professor Biagi ha sempre dimostrato una profonda capacità di saper guardare avanti. Dotato di una penetrante capacità di analisi, possiamo dire oggi, come ha ricordato la moglie Marina Orlandi recentemente, che lo sguardo di Marco è stato anticipatore rispetto alla crisi occupazionale che attanaglia in tutto il mondo la realtà giovanile e che la sua costante ansia di estendere la soglia delle tutele e dei diritti a chi conosce solo il lavoro precario rappresenta una sfida che, differentemente da ieri, va ascoltata ed assecondata”.

“L’anniversario della morte di Marco Biagi – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi – coincide con una fase di serrato confronto, nel nostro Paese, sui temi del lavoro e delle sue tutele. I nodi da sciogliere sono ancora quelli che Biagi, con lungimiranza, aveva già individuato nella sua lunga attività di ricerca. In particolare una riforma del mercato del lavoro capace di superare la dicotomia tra lavoratori garantiti e non, che aprisse al contempo prospettive di “buona occupazione” per le nuove generazioni. La sua lezione continua ad essere di stretta attualità e punto di riferimento indispensabile per tutti coloro – dal governo alle parti sociali – che in questi giorni e in queste ore si trovano impegnati nella difficile ricerca di una via d’uscita dalla crisi che garantisca al tempo stesso sviluppo ed equità”.

Questa mattina, anniversario della scomparsa, dopo la messa celebrata dall’Arcivescovo di Modena Mons. Antonio Lanfranchi presso la chiesa di Sant’Agostino (Piazzale S. Agostino), nell’Auditorium della Fondazione Marco Biagi i saluti ai partecipanti al convegno del Direttore della Fondazione Marco Biagi dott. ssa Paola Reggiani Gelmini, del Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi. “Le sue idee, i concetti che esprimeva, le sue teorizzazioni non cesseranno probabilmente di sollevare discussioni e critiche, ma tutta la sua opera, le sue ricerche, i suoi studi portano inconfondibile il marchio di una tensione tutta rivolta ai giovani, alle categorie di lavoratori meno protetti e più esposti. A questo guardavano le sue speculazioni scientifiche e le sue dispute accademiche: all’allargamento della sfera dei diritti, estesa a chi era ed è – per sorte oggettiva – socialmente escluso. Marco Biagi sarà sempre ricordato per questo da noi, per la sensibilità e l’attenzione che sapeva rivolgere ai giovani, agli studenti, incoraggiandoli nelle ricerche, negli approfondimenti, nell’accettazione del confronto, tracciando per loro orizzonti di vita nuovi” – ha affermato, tra l’altro, il Rettore nel suo intervento.

Quindi il Preside della Facoltà di Economia “Marco Biagi” prof. Eugenio Caperchione, del Sindaco di Modena prof. Giorgio Pighi e del Presidente di Confindustria Modena ing. Pietro Ferrari, che hanno preceduto l’intervento del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. ”A dieci anni dalla sua scomparsa Marco Biagi ormai appartiene a tutti e questa è la sua più bella vittoria”. Così ministro dell’Interno Cancellieri. Prima dell’incontro la Cancellieri ha brevemente incontrato anche la vedova, ”una donna di grande spessore – l’ha definita – umano e culturale”.

La mattinata è proseguita con un omaggio a Marco Biagi da parte di alcuni amici storici che ne illustreranno non solo la personalità, ma soprattutto i contributi sul piano comparatistico, nonché italiano, e con una relazione del prof. Patrizio Bianchi, Assessore alla Scuola, Formazione, Università e Ricerca della Regione Emilia Romagna, su “Produzione e lavoro nel mondo di oggi”.

Il pomeriggio della prima giornata sarà occupato da una sessione dedicata a “Relazioni di lavoro e metodo comparato”, introdotta dal prof. Gian Guido Balandi dell’Università di Ferrara, cui parteciperanno tra gli altri: il prof. Alan Neal dell’Università di Warwick (Regno Unito), il prof. Yasuo Suwa dell’Università Hosei di Tokio (Giappone), il prof. Luca Nogler dell’Università di Trento, la prof. ssa Susan Bisom-Rapp della Thomas Jefferson School of low di San Diego (Usa), il prof. Riccardo Salomone dell’Università di Trento, il prof. Nelson Mannrich dell’Università San Paolo (Brasile).

Le altre giornate si articoleranno in cinque sessioni plenarie, mattutine e pomeridiane, che affronteranno nell’ordine le questioni relative a: “Rapporti di lavoro e tecniche di tutela tra autonomia e legge” (martedì 20 marzo – ore 9.00/13.00), introdotta e presieduta dal prof. Tiziano Treu dell’Università Cattolica di Milano, che vedrà la partecipazione tra gli altri del prof. Pietro Ichino dell’Università Statale di Milano, della prof. ssa Patrizia Tullini dell’Università di Bologna e del prof. Carlo Zoli dell’Università di Bologna; “Relazioni di lavoro e integrazione europea” (martedì 20 marzo ore 14.30/18.30), introdotta e presieduta dal prof. Manfred Weiss dell’Università J.W. Ghoete di Francoforte (Germania), nel corso della quale porteranno il proprio contributo la prof. ssa Silvana Sciarra dell’Università di Firenze, il prof. Richard Hyman della London School of Economics (Regno Unito) ed il prof. Edoardo Ales dell’Università di Cassino; “Relazioni industriali e modernizzazione del lavoro” (mercoledì 21 marzo ore 9.00/13.00), introdotta e presieduta dal prof. Roger Blanpain dell’Università di Louven/Tilburg (Belgio), durante la quale interverranno il prof. Raffaele De Luca Tamajo dell’Università Federico II di Napoli, la prof. Janice Bellace del Wharton School di Philadelphia (Usa) ed il prof. Vincenzo Perrone dell’Università Bocconi di Milano; “Valori e saperi nella interdisciplinarietà delle scienze delle scienze del lavoro” (mercoledì 21 marzo ore 14.30/18.30), introdotta e presieduta dal prof. Luigi E. Golzio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che si avvarrà degli interventi del prof. Marcello Pedrazzoli dell’Università di Bologna, del prof. Francesco Totaro dell’Università di Macerata, del prof. Tommaso Fabbri dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La giornata conclusiva giovedì 22 marzo è prevista, invece, una sessione speciale dedicata ai giovani studiosi, intesi come dottorandi e borsisti post-dottorato, assegnisti di ricerca e ricercatori, introdotta e presieduta dal prof. Jacques Rojot dell’Università Panthéon-Assas Parigi II (Francia), il cui scopo è favorire l’integrazione nella comunità scientifica di giovani studiosi di diversa provenienza geografica ed estrazione disciplinare, selezionati mediante una call for papers. Le conclusioni saranno affidate al prof. Alan Neal dell’Università di Warwick (Regno Unito)

Collateralmente al convegno negli spazi della Fondazione Marco Biagi martedì 20 marzo alle ore 18.30 verrà inaugurata alla presenza dell’artista e del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena prof. Andrea Landi, una mostra fotografica personale di Toni Thorimbert, “Altari”, curata dalla Fondazione Fotografia, frutto di un progetto pluriennale che coinvolge diversi artisti in una riflessione sulle tematiche del lavoro, che indagano la “fragilità dell’uomo all’interno di un mondo, quello del lavoro, i cui valori e riferimenti appaiono oggi in continua mutazione” afferma l’organizzatore Filippo Maggia. La mostra resterà aperta al pubblico, che vi potrà accadere gratuitamente, fino al 22 marzo.

L’appuntamento è accreditato tanto dall’Ordine dei Consulenti del lavoro di Modena che dall’Ordine degli Avvocati di Modena. Per informazioni consultare il sito: www.fmb.unimore.it.