L’amministrazione è impegnata da qualche tempo nella nuova pianificazione urbanistica: è terminato il confronto politico, in particolare con le commissioni consiliari, che ha visto la partecipazione anche delle forze politiche di opposizione.
La giunta comunale ha approvato all’unanimità, nella seduta del 2 marzo, la delibera di avvio del nuovo percorso urbanistico casalgrandese. Nello specifico, ha approvato il quadro conoscitivo, il documento preliminare e la Valsat (Valutazione ambientale strategica) del nuovo Psc (Piano strutturale comunale). Ora il sindaco procederà alla convocazione della conferenza di pianificazione, alla quale parteciperanno gli enti territoriali e le amministrazioni, al fine di avviare la concertazione con gli enti e le amministrazioni coinvolte nel processo di pianificazione, nonché il confronto con i cittadini e le associazioni economiche e sociali, con lo scopo di acquisire valutazioni e proposte in merito agli obiettivi e alle scelte strategiche proposte nel documento preliminare.
La conferenza di pianificazione, come previsto dalla legge regionale 20/2000, avrà una durata di circa 90 giorni, al termine della quale sarà sottoscritto l’accordo di pianificazione tra amministrazione comunale e provincia. In seguito sarà avviato il percorso per l’adozione del piano strutturale (indicativamente entro i primi mesi del 2013), per arrivare alla definitiva approvazione (indicativamente entro i primi mesi del 2014).
L’analisi contenuta nel documento ha focalizzato l’attenzione sui temi che i cittadini casalgrandesi hanno richiesto di evidenziare, quali l’accessibilità, la ricerca di un maggiore equilibrio di crescita demografica, residenziale e produttiva e infine quello di una maggiore armonia tra le strutture residenziali e produttive. In particolare è emersa l’esigenza di rivitalizzare la funzione aggregatrice del centro storico e individuare luoghi e spazi dove i giovani possano sentirsi maggiormente parte della società casalgrandese. Per tali motivi il Piano strutturale comunale è stato pensato come uno strumento per definire un nuovo equilibrio: sia tramite il riconoscimento e la valorizzazione del tessuto urbano del capoluogo sia di quegli elementi caratterizzanti le frazioni, nel contesto di un recupero dei valori paesaggistici (il fiume Secchia, la quinta collinare e la riserva di Casalgrande Alto sono delle presenze ambientali significative) e nella ricerca di soddisfare maggiormente i bisogni sociali e culturali.
Per il vicesindaco Stefano Giovannini, con delega all’urbanistica: «Tra le parole chiave vi sono senz’altro la riqualificazione e una forte attenzione all’ambiente, poiché la crescita sarà decisamente ridotta rispetto al passato e andrà di pari passo con l’interesse per la qualità architettonica e agli elementi caratteristici naturali del territorio. Sarà stimolata la mobilità dolce, attraverso la creazione di piste ciclopedonali, con la Statale 467 resa sempre più simile a un boulevard urbano, non più trafficato, e il trasporto pesante trasferito finalmente sulla nuova Pedemontana.
Sul fronte degli insediamenti industriali -conclude Giovannini- non vi è l’attenzione di abdicare al ruolo storico di capitale manifatturiera dell’industria ceramica, settore che ci vede leader nel mondo. Ci saranno nuove aree industriali, con l’attrazione di ulteriori insediamenti produttivi alternativi, ma senza abbandonare quelli che ci hanno consentito di raggiungere lo sviluppo e il benessere della nostra comunità».

