Preoccupazione e forte contrarietà alla riforma del mercato del lavoro e alla manomissione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori proposta dal Governo Monti, è espressa in questi giorni da numerose rappresentanze sindacali aziendali Cgil e da numerosi lavoratori.

Dopo le prime dichiarazioni di fermate spontanee (da pochi minuti sino a 2 ore) effettuate tra mercoledì e la giornata odierna, continuano ad arrivare presso la sede della Cgil di Modena numerose dichiarazioni e ordini del giorno da parte di Rsu e Rsa.

Lavoratori e Rsu esprimono pieno sostegno al segretario della Cgil Susanna Camusso che non ha dato il proprio assenso ad una riforma che, se votata dal Parlamento, permetterà alle aziende libertà di licenziamento grazie a norme che depotenziano il valore deterrente dell’art.18.

Le Rsu modenesi giudicano negativamente la scelta del Governo di portare in Parlamento una riforma del mercato del lavoro non condivisa con tutte le parti sociali (come è già stato con la riforma previdenziale) e giudicano grave l’attacco al mondo del lavoro e la riduzione dei diritti che si prospetta. Giudicano altresì grave la decisione del Governo di procedere anche senza l’accordo con il maggiore e più rappresentativo sindacato italiano.

Chiedono alle organizzazioni sindacali di mobilitarsi al più presto con iniziative appropriate rispetto alla gravità della situazione e sono pronte a partecipare attivamente e con determinazione a tutte le iniziative che saranno indette dalla Cgil.

Di seguito l’elenco aggiornato (alle ore 12 di oggi venerdì 23 marzo 2012) dei comunicati sindacali e ordini del giorno che esprimono forte condanna della riforma del mercato del lavoro, e in particolare dell’attacco all’art.18.

Si sono espresse in tale senso 46 Rsu/Rsa: Rsu Poste, Rsu Emmegi di Soliera, Rsu Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Rsu Gambro Dasco Medolla, Rsu/Cgil Ceramica Opera di Camposanto, Rsu Mallinckrodt Dar Mirandola, Rsu Cantine Riunite & Civ, Rsu Flai/Cgil salumificio Villani Spa di Castelnuovo Rangone, Rsu Flai/Cgil Inalca Castelvetro, Rsu Flai/Cgil Grandi Salumifici Italiani, Rsu Suincom di Castelvetro, Rsu Hera Modena, Rsu Ceramica Gruppo Beta di Fiorano Modenese, Rsu Ceramica Panaria Group di Finale Emilia, Rsu Slc/Cgil Telecom Modena, Rsu Neotron Spa, Rsu Emilceramica, Rsu Comef, Rsu Sixtema Modena, Rsu Filcams/Cgil Cir-Manutencoop-Coopservice, Rsu G.A. Operations Modena, Rsu Filctem/Cgil Ceramiche Florim Fiorano Modenese, Rsu Comune di San Felice sul Panaro, Rsu Kerakoll, Rsu Gruppo Ceramiche Ricchetti, Rsu Ceramica Daytona, Rsu Scam, Rsu Ceramica Naxos Solignano, Rsu Filctem/Cgil Ceramica Elle Fiorano Modenese, Rsu Filctem/Cgil Sorin Group Mirandola, Rsu Filctem/Cgil Ceramica ABK SIR Production Castelvetro, Rsu Bellco Mirandola, Rsu Filctem/Cgil Tessitura Martelli Medolla, Rsu FP/Cgil Comune di Fanano, Rsu Coop Estense Modena, Rsu Comune di Nonantola, Rsa Futura (appalto biblioteche comunali Modena), Rsa Dussmann Service (appalto pulizie Ausl Modena), Rsa Alba Service Soc.Coop (appalto pulizie Poste Italiane Spa), Rsa Se.Gi.Srl (appalto pulizie carabinieri), Rsa C.G.M. Srl (appalto pulizie Polizia di Stato), Rsa La Lucentezza (appalto pulizie Accademia Militare Modena), Rsu Flc/Cgil Università di Modena e Reggio Emilia, Rsu Comune di Finale Emilia, Rsu Centrale Adriatica sede di Modena, Rsa Politecnica.

Ricordiamo che si sono svolte nelle giornate di mercoledì, ieri e oggi fermate spontanee, anche con 1-2 ore di sciopero, dichiarate da parte delle Rsu di Smurfit Kappa, Rsu Panini, Rsu Albertazzi G Spa, Rsu Espo&Cartotec, Rsu Tosilab, Rsu B&P Editori Modena, International Reflective Company Soliera, Rsu Filctem/Cgil Ceramica Pastorelli Savignano s/Panaro, Rsu Industrie Grafiche Golinelli Formigine, Rsu Amcor Flexibles Soliera, Rsu Polcart Spa Fiorano Modenese, Rsu Ondulati Maranello, Rsu Coptip Modena, Rsu Slc/Cgil Litograpghic Group, Rsu Arbe Grafiche.

A queste fermate si aggiunge la mobilitazione dei metalmeccanici della Fiom/Cgil di Modena che tra febbraio e inizio marzo hanno messo al centro di scioperi e cortei in tutta la provincia, il no alla manomissione dell’art.18, e anche lo scorso 20 marzo hanno dato vita ad un presidio di fronte alla Prefettura con diverse centinaia di lavoratori metalmeccanici, presidio sostenuto da 1-2 ore di sciopero.

Nei prossimi giorni sono convocati gli organismi dirigenti confederali Cgil per decidere come attuare a livello locale le 16 ore di sciopero proclamate dal Direttivo nazionale Cgil il 21 marzo.