Due persone hanno denunciato alla Guardia di Finanza di Bologna di aver subito un tentativo di raggiro telematico relativamente nuovo in Italia: hanno ricevuto un’e-mail che simula una missiva dell’Agenzia dell’Entrate per comunicare al contribuente che ha diritto ad un rimborso. Si tratta pero’ solo di uno stratagemma di ignoti truffatori per ottenere i dati delle carte di credito delle vittime.

Sulla base delle due denunce e’ stato aperto in procura un fascicolo per tentata truffa. Le comunicazioni sono arrivate nei giorni scorsi. ”Caro contribuente – c’era in pratica scritto sotto il logo dell’Agenzia – abbiamo verificato che per l’anno fiscale in esame le spetta un rimborso”. Le cifre erano modeste (223.56 euro, l’altra poco piu’) e non nette, in modo da sembrare effettivamente il risultato di un calcolo sulle imposte pagate. La lettera proseguiva invitando a completare un modulo allegato per ottenere il rimborso, dove, oltre alle ovvie generalita’, il contribuente doveva inserire anche numero e intestatario della carta di credito su cui voleva essere rifuso, oltre ovviamente al codice di sicurezza.

L’Agenzia delle Entrate ha smentito la paternita’ dei documenti.