Il consiglio comunale di Scandiano ha recentemente approvato la delibera di indirizzo sulle misure straordinarie temporanee per incentivare l’edilizia di qualità, e nello specifico in attività di ristrutturazione e risparmio energetico. La crisi del settore costruzioni nella nostra provincia e la conferma delle forti difficoltà di accesso al credito da parte dei soggetti privati e delle imprese, segnano da tempo un netto rallentamento delle vendite di immobili a carattere abitativo e artigianale-industriale. L’indirizzo contenuto in delibera intende far leva sulle conseguenze positive che l’azione di ammodernamento del patrimonio edilizio esistente potrebbe portare alla collettività.

Pertanto il Comune di Scandiano proroga le misure per la riqualificazione del patrimonio, con riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria sul patrimonio edilizio esistente del 40% sul recupero e del 30% sugli ampliamenti. Verranno inoltre prorogati gli incentivi per ristrutturazioni ad uso commerciale su via Magati e piazza Fiume, in centro storico. Il documento prevede inoltre lo scomputo degli oneri secondari del 15% per la ristrutturazione in ambito produttivo, commerciale e terziario, la monetizzazione dei parcheggi di urbanizzazione primaria in luogo della loro realizzazione e di non applicare l’adeguamento ISTAT al 5,5% sui costi di costruzione. Saranno inoltre riconosciuti incentivi dal 5 al 10% per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e abbattuto del 50% il canone per l’occupazione temporanea di suolo pubblico. Di grande impatto anche gli incentivi per la riduzione dei consumi energetici negli immobili: per promuovere edifici di alta qualità, sono previste per gli edifici in nuova costruzione riduzioni dal 40 all’75% degli oneri di urbanizzazione secondaria.

“I prezzi di vendita degli alloggi abitativi e degli immobili a carattere produttivo sono rimasti pressoché invariati – ha ricordato l’assessore all’urbanistica Claudio Pedroni – . Soprattutto per gli immobili usati si è assistito ad una diminuzione del loro valore, conseguente alle innovazioni tecnologiche adottate per i nuovi edifici, rendendo quindi ancor più necessario su questi interventi di manutenzione e miglioramento. Il recupero, la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, a partire dai centri storici, rappresenta anche una delle strategie cardine del PSC, perseguita attraverso la qualificazione dei tessuti, l’incremento della qualità insediativa, l’articolazione delle funzioni compatibili, il miglioramento delle dotazioni territoriali”.