Il Piano di emergenza esterno (Pee) della Irce, l’azienda imolese di via Lasie specializzata nella produzione di cavi elettrici e conduttori per avvolgimento è stato approvato questo pomeriggio dal Consiglio provinciale con 21 voti a favore (Pd, Idv e Lega) e 9 astenuti (Pdl, Fli, Udc e Rambaldi-Gruppo Misto).

Si tratta del primo Piano di questo tipo adottato sul territorio bolognese da un’azienda di rischio “medio”, dopo le modifiche normative che nel 2005 hanno imposto l’estensione di questa procedura.

L’obiettivo del Piano è predisporre una risposta organizzata da parte del sistema di enti e strutture operative chiamate ad intervenire in caso di emergenza sia per migliorare gli eventuali interventi all’interno di uno stabilimento che per ridurre l’impatto verso l’esterno.

Il Piano relativo alla Irce, classificata a rischio per l’utilizzo di creosoto, è stato predisposto da un gruppo tecnico a cui partecipano Ufficio di Protezione civile della Provincia, Comune di Imola, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Centrale Bologna Soccorso 118, Dipartimento Sanità Pubblica ASL, Arpa, Agenzia Regionale di Protezione Civile, locali Forze dell’Ordine (Polizia e Carabinieri) e Gestore dello stabilimento.

Il documento approvato contiene la descrizione del territorio circostante lo stabilimento (caratteristiche naturali, climatiche, amministrative e socio produttive); la descrizione dello stabilimento (attività svolta, sostanze pericolose presenti, misure di prevenzione e organizzazione interna dell’emergenza); una descrizione degli scenari incidentali delle sostanze coinvolte e zone di pianificazione esterna dell’emergenza; il modello di intervento che a partire dalle diverse fasi dell’emergenza definisce i ruoli e i compiti dei soggetti coinvolti e i centri di coordinamento di protezione civile. Un capitolo è poi dedicato alle modalità di informazione preventiva e in emergenza della popolazione.

Con il voto di oggi si conclude l’iter iniziato nel novembre 2011 quando la Giunta provinciale, esaminato il documento, aveva disposto l’informazione preventiva del Piano alla popolazione interessata, la fase di consultazione si era conclusa senza che pervenissero osservazioni.