Il fascicolo aperto a Bologna sulla presunta cattiva gestione dei fondi dei rimborsi elettorali della Lega, ipotizza la falsità ideologica di privato in atto pubblico. L’inchiesta, sempre senza indagati, non è più solo conoscitiva. L’ipotesi di reato è stata rubricata dal pm Morena Plazzi, sulla base di quanto messo nero su bianco da Alberto Veronesi, ex militante  espulso dal partito nel 2010 nell’esposto in cui spiega anche di come ai militanti venisse detto come eludere le norme sulle rendicontazione delle spese elettorali. Veronesi e gli altri ‘accusatori’ saranno sentiti a partire dalla prossima settimana.