“Questo Protocollo è una buona risposta istituzionale e concreta nel contrastare il fenomeno dell’infiltrazione di imprese legate alla criminalità organizzata nel nostro territorio”. A dichiararlo è Salvatore Cosma, responsabile provinciale del sindacato edili della Cisl (Filca Reggiana) con riferimento al protocollo siglato tra Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia Romagna per innovare la gestione dei processi amministrativi e accrescere la trasparenza degli atti della pubblica amministrazione, in campo edile.

“Le nuove tecnologie – afferma Cosma – consento di eliminare l’uso della carta (come nel caso dei Durc), migliorando lo scambio di informazioni tra enti e imprese. Questo si traduce da un lato in tempi più rapidi nella trasmissione delle informazioni, dall’altro in semplificazione per le imprese. La trasparenza e legalità sulla filiera imprenditoriale edile ne saranno una naturale conseguenza. A ciò si aggiunge la gestione del meccanismo della congruità (finalizzato alla verifica della regolarità dell’impresa), così come avevamo richiesto come sindacato, ora demandata alle Casse Edili. In questo modo viene sancita la bilateralità (come rapporto paritario sindacato azienda nelle casse edili) quale ossatura delle relazioni sindacali e strumento del settore edile”.

“Il protocollo – aggiunge Cosma – prevede altresì quanto chiediamo da tempo per la formazione: un percorso rivolto a imprese e professionisti del settore dell’edilizia pubblica e privata per familiarizzare con agli strumenti informatici offerti. Significa fare crescere un comparto che, di fatto, più di altri sta scontando questa annosa crisi”.

Il Comune di Reggio è stato scelto come capofila della sperimentazione per l’esperienza consolidata nella semplificazione e dematerializzazione dei processi di gara.

“E la presenza malavitosa nel tessuto economico – aggiunge Cosma – è ancora più intollerabile in momenti di crisi”

Un aspetto non trascurabile: “La normativa già in atto e questo Protocollo – conclude il segretario – rafforza i controlli nel settore dell’edilizia privata. In particolare su inizio e fine lavori; comunicazione all’ente competente del nominativo dell’impresa esecutrice o delle imprese affidatarie dei lavori per la verifica degli adempimenti degli obblighi contributivi e previdenziali e delle condizioni di idoneità tecnico-professionale delle imprese; dicitura antimafia per ottenere il permesso di costruire”.