“Avvenimento dopo avvenimento la verità emerge in tutta la sua gravità e crudezza. All’inizio di questa poco edificante vicenda Giovanardi e i suoi alleati congressuali, Aimi e Samorì, hanno negato tutto. Poi, dall’incalzare degli eventi e dalla mia denuncia, sono stati costretti ad una forma di controllo che, seppur formale, ha consentito che almeno due su tre degli arrestati di ieri per Camorra non partecipassero al Congresso provinciale di Modena della scorsa settimana. Chi sarebbe il responsabile del discredito gettato sul Pdl come afferma Giovanardi? I Carabinieri che arrestano i camorristi, o piuttosto chi ha fatto tesserare certa gente? Io non ho un solo dubbio da che parte si debba stare. Così come ha detto oggi il Procuratore capo di Bologna e numero uno della Dda dell’Emilia-Romagna, Roberto Alfonso, è bene che Modena si svegli perché la mafia in questa provincia è radicata. Società civile e partiti devono fare la loro parte. Io la mia l’ho fatta, con coerenza e subendo i vergognosi attacchi di esponenti del mio stesso partito. Penso quindi che la cosa migliore sia quella di smettere di dire che va tutto bene perché non è così. Alzare cortine fumogene serve solo a chi non deve essere aiutato, ma combattuto”.

Così il Vicepresidente dei Deputati del Pdl, On. Isabella Bertolini, che da tempo ha denunciato anomalie nel tesseramento al Pdl di Modena e che, episodio dopo episodio, trovano sempre più conferma.