Il lavoro, la precarietà, i giovani, l’Europa: sono solo alcuni dei temi trattati dal responsabile nazionale Lavoro del Pd Stefano Fassina impegnato, ieri, a Modena in due distinti incontri. A Modena, al Café Livre, ha presentato il suo ultimo libro. A Carpi, la sera, ha partecipato a un’iniziativa politica con il segretario regionale Pd Stefano Bonaccini.

“Un Pd, partito del lavoro. Di tutto il lavoro, non solo di alcune forme. Fondamentale, quindi, battersi contro la precarietà”: è quanto ha ribadito, ieri, a Modena, nel corso di due distinte iniziative, il responsabile nazionale Lavoro Pd Stefano Fassina. Nel tardo pomeriggio, a Modena, ha riempito la saletta del Café Livre, per la presentazione del suo ultimo libro dal titolo “Il lavoro prima di tutto. L’economia, la sinistra, i diritti”.

In serata, invece, un’altra sala da tutto esaurito, la sala conferenze della Festa di primavera di Santa Croce di Carpi, organizzata dai circoli Pd della zona a sud di Carpi. Per consentire a tutti i presenti di seguire l’incontro, è stato allestito un collegamento video nell’attigua sala ristorante. A Carpi, il tema “lavoro” è stato scandagliato da diversi punti di vista. Erano presenti, infatti, oltre a Fassina, il segretario regionale del Pd Stefano Bonaccini e Jessica Vellani, segretaria dei Giovani democratici di Carpi. Proprio ai giovani è toccato fare domande per cercare quelle risposte che le difficoltà oggettive nel trovare e nel mantenere un lavoro, per forza di cosa, sono attese dalla politica. Una prima risposta la Regione Emilia-Romagna, in realtà, l’ha già data. Lo ha ricordato Stefano Bonaccini: la Regione ha appena varato un Piano straordinario per l’occupazione giovanile che stanzia ben 46 milioni di euro destinati a formazione, stabilizzazione contrattuale, e fare impresa.

“Per combattere la precarietà – ha spiegato Fassina – bisogna prima di tutto rimettere in moto lo sviluppo. Se non riparte la domanda, non si assume, e, se non si assume, le famiglie sono in grande difficoltà”. A livello nazionale bisogna aggredire i problemi della Pubblica amministrazione, quelli della giustizia civile, spostare il carico fiscale verso i grandi patrimoni, ma bisogna cambiare anche la politica economica della zona euro ora impostata dai conservatori: “Le elezioni in Francia, ma poi quelle in Germania e in Italia, saranno elezioni di valore europeo. – ha concluso Fassina – Dagli esiti di quelle consultazioni dipenderà molto, comprese le prospettive di lavoro delle nuove generazioni. Non è un caso che la Merkel abbia sostenuto la campagna presidenziale di Sarkozy, mentre Hollande abbia deciso di presentare la sua candidatura a Parigi, affiancato da Bersani e dal leader della Spd”.