Il recente rimpasto di giunta suscita perplessità e confusione. Una vicenda aperta dalle critiche da più parti mosse alla volontà della giunta, ed in particolare di una parte degli interessi economici che essa rappresenta, di perseguire una visione di crescita urbanistica largamente datata ed incapace di rapportarsi alle diffuse istanze di salvaguardia della qualità della vita e dell’ambiente, si è infine conclusa con una poco determinante sostituzione di assessori, lasciando di fatto invariati i precedenti termini di confronto.

Dal costo dei servizi alle politiche di sostegno a famiglie ed imprese, rimangono sullo sfondo tutte le contraddizioni che il cosiddetto programma, ma soprattutto il reale operato della giunta contenevano, e l’incapacità a superarle attraverso l’elaborazione di più attuali ed alte sintesi.

Non sfugge come dietro a scelte sui singoli individui si celino operazioni politiche che vanno dalla più diretta gestione da parte dei vertici del Partito alla rinuncia ad una composizione di giunta più ampia e variegata, quando al contrario il quadro politico necessiterebbe di un ampliamento delle capacità di ascolto e di confronto reale ed aperto, di cui Libera Italia continuerà ad auspicarne la maturazione.

(Libera Italia, comitato promotore di Modena)