Nemmeno in tempo di guerra si è assistito ad un bilancio comunale cosi massacrante per i cittadini castelvetresi; l’amministrazione comunale ha scelto la via più facile, quella di aumentare le tasse sulle case dei cittadini, anche di quelli che ne hanno una sola, e casomai ancora ne stanno pagando il mutuo.

Saranno colpite anche le attività produttive, commerciali e del settore terziario, compresi i fabbricati di natura rurale, che saranno fortemente penalizzati sul piano della tassazione.

Basta questo per comprendere che l’attuale amministrazione è si in crisi, ma in crisi di idee; non sono state in alcun modo diminuite le spese superflue e non fondamentali, non si è rivisto, ad esempio, il sistema degli aiuti sociali alle persone e alle famiglie , lasciando che grande parte delle risorse economiche continuino ancora ad essere destinate alla popolazione extracomunitaria senza alcun criterio di “prelazione” per i cittadini Italiani in difficoltà, non considerando neppure l’ipotesi di andare a rivederne e normarne alcuni criteri per l’assegnazione dei servizi e degli aiuti quali ad esempio l’attribuzione di un punteggio basato su gli anni di residenza. una sinistra questa assolutamente impresentabile.

Lo stesso disastro viene anche perpetrato nei confronti di quelle poche aziende che ancora operano sul territorio, mettendole in gravi difficoltà anche per le cose più banali. Mai come in questo periodo storico di forte recessione economica l’amministrazione dovrebbe sostenere una politica di tutela dell’economia castelvetrese. Basterebbe infatti una maggior efficienza nell’istruzione delle pratiche comunali o nel dare risposte certe e celeri alle aziende locali che non possono aspettare i capricci di un sindaco sempre più alle prese con una crisi di maggioranza. Oggi invece abbiamo a che fare con una macchina comunale infossata in una burocrazia elefantiaca e un sindaco che pare non comprendere la gravità della situazione che attraversa il nostro paese, dal momento che nulla ha fatto per tagliare i costi delle folli spese di consulenze e di rappresentanza ancora incredibilmente alte che si ostina a non volere ridimensionare.

La nostra previsione ? rimarremo in mutande, se fossimo a scuola il voto a questo sindaco e a questa giunta sarebbe n.c ossia non classificabile.

(I consiglieri comunali Nocetti Cristiana e Bruno Rinaldi)