In apertura del consiglio comunale del 24 Aprile, alla vigilia delle celebrazioni per il 67° anniversario della Liberazione, il sindaco di Fabbrico Luca Parmiggiani ha voluto ricordare Leda Colombini, venuta a mancare a 82 anni lo scorso dicembre dopo una vita spesa a favore nel segno della solidarietà sociale, aiutando i più deboli e dei più poveri e in particolare dei bambini.

La Colombini, nata a Fabbrico nel 1929 ma emigrata a Roma in giovane età, entrò nei gruppi di difesa delle donne per l’assistenza ai partigiani a soli 14 anni, partecipando attivamente alla lotta di Liberazione. Figura di primo piano dell’UDI (Unione Donne Italiane) e del PCI, fu deputata in Parlamento per tre legislature e fece della lotta alle ingiustizie la sua ragione di vita, traducendo questo desiderio nell’impegno concreto a difendere i diritti delle mamme detenute e dei loro figli, costretti a vivere in carcere. Un impegno che con l’associazione “A Roma Insieme”- di cui era presidente- ha voluto portare avanti fino alla sua stessa fine: si trovava proprio nel carcere di Regina Coeli quando, il 6 dicembre 2011, è stata sorpresa dal malore che le è stato fatale.

La sua consacrazione ai diritti dei più deboli oltrepassò le barriere politiche, permettendole, qualche anno prima di morire, di fare approvare in modo trasversale una legge che togliesse definitivamente i bambini dalle carceri.

Anche per questo il Sindaco ha voluto che questa donna, di cui Fabbrico rivendica orgogliosamente le origini, fosse ricordata come figura che unisce, indipendentemente dagli schieramenti politici. Il primo cittadino ha poi comunicato il suo impegno a tenere in considerazione il nome di Leda Colombini per le prossime intitolazioni a luoghi o edifici centrali del paese.