In merito alle Elezioni studentesche tenutesi il 23 e 24 Aprile 2012, intendiamo precisare quanto segue: “Nonostante la Commissione Elettorale Centrale abbia già certificato i risultati elettorali, ancora non si è proceduto alla nomina ufficiale degli eletti, in attesa che il TAR si pronunci nel merito del ricorso giovedì 10 maggio.

 Unione Universitaria si è confermata come prima lista universitaria su tutto l’Ateneo, raccogliendo ben 1352 voti su 2328 votanti totali (la seconda lista Student Office 510, la terza lista Azione Universitaria 401).

Questo dato non può essere taciuto né sottovalutato in quanto il voto universitario rappresenta la massima espressione del gioco democratico all’interno dei nostri atenei.

 

Escludere l’Unione Universitaria (prima forza dell’Ateneo) equivale a creare un vulnus all’istituto della rappresentanza, negando di fatto a 1352 studenti (quasi il 60% dei votanti) il diritto di poter scegliere da chi essere rappresentati.

Escludendo i nostri rappresentanti, democraticamente eletti, si privano migliaia di studenti e svariati dipartimenti della rappresentanza studentesca, in quanto le altre liste non sono state in grado di costruire un numero di candidati sufficientemente ampio a coprire tutti i seggi banditi.

 

L’eventuale decisione di escludere la nostra lista da una successiva tornata elettorale, significherebbe privare di legittimità i nuovi rappresentanti, che verrebbero eletti con una affluenza pari al 3%.

 

I ripetuti tagli al finanziamento dell’Università e il contestuale aumento delle tasse da parte dell’Ateneo stesso nei confronti degli studenti, sono solo uno dei terreni di scontro su cui si misura la nostra Associazione a difesa degli studenti.

Ripetere le elezioni, oltre ad essere uno schiaffo per la democrazia e la partecipazione, sarebbe anche un costo rilevante (circa 40 mila euro), contrario al principio di buon andamento ed economicità della pubblica amministrazione, inoltre costituirebbe un allungamento notevole dei tempi di rinnovo della governance dell’Ateneo, fondamentale in un momento di riassetto organizzativo dettato dalla nuova Riforma.

Ad aggravare tale situazione, vi sarebbe anche la necessità di indire ulteriori elezioni suppletive per quei dipartimenti privi di rappresentanza, che le altre liste non sono state in grado di coprire, con ulteriori costi per la pubblica amministrazione che risulterebbero un enorme spreco di risorse pubbliche”.

(Unione Universitaria Modena)