A voler prendere sul serio la singolare iniziativa del Governo che invita i cittadini a “segnalare gli sprechi e possibili risparmi” nella pubblica amministrazione, la Cgil prova ad avanzare qualche idea che darebbe risultati certi nel settore della sicurezza per cittadini e territorio. Prendiamo in parola il Ministro Giarda che promette “un Paese meno costoso, a cominciare dai ministeri della Giustizia, Trasporti e Interno”. È la spending review. Sarebbero tagli pesanti ma che detti così sembrano più leggeri.

Ovvero, per limitarci ad uno dei settori citati: Prefetture più snelle e Questure a dieta? Non ci pare il miglior piede di partenza.

Compiliamo perciò una prima “scheda” da inviare al sito Governo.it, tralasciando le troppo facili polemiche sui tagli insensati che il precedente governo ha abbattuto sull’intero sistema Giudiziario e sulle tre forze di Polizia. Tagli che ne hanno ridotto l’efficacia operativa, ai danni della sicurezza dei cittadini e del lavoro dignitoso di poliziotti, carabinieri e finanzieri.

Possibili risparmi e maggiore efficienza sono possibili ed auspicabili con urgenza. Possono non essere tra loro in contraddizione, se anziché la forbice dei tagli prevarrà il rigore riformatore. La nostra sfida parte da lì.

Un documento ben dettagliato della Segreteria Cgil regionale dell’aprile scorso in materia di riforme istituzionali ripropone con forza l’urgente necessità di “riformare le Istituzioni partendo dalla chiara ed urgente ridefinizione di ambiti e competenze, a livello centrale e periferico dello Stato.”

Proponiamo perciò nella scheda inviata a Governo.it – altre ne seguiranno – e per conoscenza alla Prefettura, due esempi modenesi molto concreti, intervenendo sui quali si otterrebbe maggiore efficacia e risultati duraturi di risparmio.

La nuova sede della Questura di Modena fu costruita da un’impresa amica in Vaticano ed ora è di proprietà della “Beni Stabili s.p.a.” che l’affitta al Ministero per un “modico” canone di ben 2.013.740 euro/anno.

Agli atti solamente un paio di lettere di disappunto di Questori dell’epoca. Siamo lì ormai da dodici anni ed a quest’ora la Questura sarebbe acquistata, pagata abbondantemente e col resto si potevano assumere circa 60 poliziotti.

Al supercommissario governativo Bondi suggeriamo di chiudere con questo spreco e perciò disdire subito un contratto di locazione super oneroso – che scade nel luglio 2015 – e promuovere l’acquisto a prezzo equo.

Analoga situazione paradossale per la sede del CIE di Modena. La proprietà “IRO s.p.a” lo affitta al Ministero al canone incredibile di 1.445.440 euro annui.

Inaugurato da oltre dieci anni, con quell’affitto lo si sarebbe pagato due o tre volte. Al commissario Bondi suggeriamo di interrompere subito il contratto di affitto che scade a fine 2014 e coi risparmi certi rifinanziare gli appalti di gestione dei servizi per le persone recluse che oggi si vorrebbero drammaticamente tagliare.

(Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale)