Riqualificare e riconvertire il patrimonio edilizio delle città, è necessario. Se si vogliono ridurre le emissioni di C02 ai livelli previsti dagli accordi internazionali per il 2020, non si può non intervenire sugli edifici esistenti che producono il 40% delle emissioni in atmosfera. In particolare, le strutture di più vecchia costruzione sono energeticamente inefficienti, di scarsa qualità e sicurezza e, spesso, di basso pregio architettonico ed inadeguate alle esigenze di vita odierne.
L’obiettivo è quello di una vera e propria “rigenerazione” urbana che riqualifichi il patrimonio edilizio già costruito e riduca il consumo di suolo. Ma questo obiettivo è raggiungibile? Se ne parlerà nel convegno organizzato dalla CNA di Modena con il patrimonio del Comune di Formigine, dal titolo “Verso un nuovo sviluppo: la rigenerazione edilizia urbana come fattore di crescita” che si terrà lunedì prossimo 21 maggio dalle ore 16.30 nella sala consiliare del Castello di Formigine. Porteranno il loro saluto il sindaco Franco Richeldi e il presidente della CNA di Formigine Cristian Barozzi. Aprirà i lavori il presidente della CNA Costruzioni Modena Andrea Bertoni. Seguiranno le relazioni del direttore del Centro Ricerche e Studi sul Mercato Edilizio Lorenzo Bellicini, di Rudi Fallaci della Tecnicoop di Bologna e di Ferdinando Fabbri dello Studio TI di Rimini. Interverranno tra gli altri, l’Assessore regionale all’urbanistica e programmazione territoriale Alfredo Peri e il vice-presidente dell’ANCI con delega all’urbanistica, edilizia e casa Stefania Zanni. Le conclusioni saranno tenute dal presidente della CNA di Modena Luigi Mai.
“Le ristrutturazioni e riqualificazioni, dalle più semplici alle più complesse, devono affrontare sempre una serie di problemi: difficoltà di reperimento del credito, tempi lunghi di rientro economico, incertezza degli incentivi, frammentazione della proprietà. Ma a ciò si aggiunge quello che non dovrebbe essere un problema: l’iter amministrativo per poter ottenere il titolo abilitativo necessario. Se DIA e SCIA, nonostante le diversità dei singoli regolamenti urbanistici comunali, hanno semplificato un po’ la vita, le norme di prevenzione sismica invece hanno bloccato quel po’ di mercato che c’era. E’ una situazione intollerabile ed ingiustificabile”, afferma Andrea Bertoni, Presidente di CNA Costruzioni Modena.
Considerazioni che rendono ancora più pressante un mutamento culturale, un nuovo approccio all’edilizia e urbanistica, un serio patto tra i principali soggetti interessati: chi determina le regole e definisce le politiche incentivanti, chi offre prodotti finanziari, chi fa impresa nel comparto e chi detiene la proprietà degli edifici da riqualificare. Tutto ciò in un difficile momento dell’economia e della società che sta drenando le risorse di tutti.
“Il convegno – spiega il sindaco Franco Richeldi – si propone come momento di confronto reale tra questi soggetti, per capire quali sono le condizioni indispensabili perché il disegno della rigenerazione urbana possa essere concretamente fattibile e possa diventare, oltre che un volano di rilancio del settore delle costruzioni, anche e soprattutto un nuovo e più sostenibile percorso di sviluppo dell’economia e della qualità di vita della nostra comunità”.