Alla luce del perdurare dell’evento sismico che ha avuto come epicentro il Nord dell’Emilia Romagna e che ha colpito duramente l’intera Regione soprattutto nelle provincie di Modena, Ferrara e Reggio Emilia e del suo tragico corollario di morti (17), feriti (350) e sfollati (circa 8 mila), si ritiene opportuno revocare lo sciopero proclamato per il 2 di giugno. Questo atto non mette in discussione le motivazioni che ci hanno portato a proclamare lo stato di agitazione.

Anzi invitiamo l’intero mondo del commercio, piccola, media e grande distribuzione a fermarsi nella giornata del 2 giugno e a riflettere su cosa sia veramente il bene dell’uomo, sia nel contesto personale che generale. Invitiamo le istituzioni, i partiti che hanno votato la legge sulle liberalizzazioni a ricredersi e ad adoperarsi per il bene comune che non è in nessun caso mortificare il diritto alla Festa di chi opera nel settore commercio. La revoca dello sciopero del 2 giugno è da interpretarsi unicamente ed essenzialmente come una attestazione di rispetto per la sofferenza delle popolazioni e dei territori colpiti. La data dello sciopero verrà aggiornata nei prossimi giorni. Segnaliamo inoltre che è stata rinviata anche la manifestazione programmata unitariamente per il 2 giugno a Roma.

(Enrico Gobbi, Segretario Generale Fisascat Cisl Reggio Emilia)