Fare una parata militare in concomitanza di un terremoto così grave testimonia mancanza di sensibilità per quello che prova il paese in queste ore ed incapacità politica di individuare le priorità per la popolazione.

Con il costo di questo inutile spreco si potrebbero soccorrere migliaia di sfollati delle zone colpite dal terremoto, è una scelta irresponsabile e senza senso. Non solo, a fianco della cinica decisione di mantenere la parata vengono aumentate le accise sulla benzina, aumento che verrà pagato indiscriminatamente da terremotati e non; senza tenere conto del fatto che tantissimi sfollati, in queste ore, hanno cercato accoglienza lontano da case e posti di lavoro, affrontando così percorsi di viaggio ancora più lunghi: ciò li porterà ad accollarsi maggirormente i costi di questi aumenti.

L’emilia romagna, messa a terra dal terremoto, è la regione che più di tutte ha contribuito alle lotte di liberazione, alla resistenza; la festa della Repubblica è di tutta l’Italia ma, forse, l’Italia tutta la deve alle donne ed agli uomini di questa terra. Donne e uomini che telegiornali impietosi consegnano agli occhi di tutti in fotogrammi che rubano vulnerablità, dolore e paura.
Ci aspettiamo che questa Repubblica celebri come si deve i suoi artefici. Per questo pensiamo che il modo migliore per celebrare la Repubblica il prossimo 2 giugno sia tenere i carri armati a casa e mettersi a disposizione degli sfollati.

E invece di sprecare 10 miliardi di euro per fare 90 cacciabombardieri F35, quei soldi potrebbero essere meglio spesi per mettere in sicurezza le migliaia di scuole, fabbriche, municipi crollati o che rischiano di venire giù.

Stefano Lugli – segretario provinciale PRC Modena
(finalese e terremotato)