La prima stagione del rinato Teatro Duse è stata inaugurata a novembre 2011 grazie all’intervento di sei imprenditori, che da anni operano nel panorama teatrale italiano.

La società Teatro Duse Srl, che ha rilevato la gestione del Teatro Duse con l’obiettivo di restituire alla città di Bologna il suo principale teatro storico, è composta da Stefano Degli Esposti, responsabile di Dems Teatro Srl, società proprietaria del teatro, Livia Amabilino, presidente de La Contrada – Teatro stabile di Trieste, Berto Gavioli, direttore del Teatro Michelangelo di Modena, Walter Mramor, direttore di a.Artisti Associati Gorizia – impresa di produzione teatrale, Giovanni e Filippo Vernassa, December Sevens Duemila Srl, società che gestisce il Teatro Europauditorium di Bologna.

Il risultato raggiunto nella stagione 2011-2012 ha rispecchiato con soddisfazione le aspettative della compagine societaria, attestando un totale di 22 spettacoli in cartellone corredato da numerosi eventi ospitati fuori stagione, con un afflusso di pubblico di 50.000 spettatori provenienti anche da fuori città. Un pubblico numeroso che ha preso parte al progetto di rinascita di uno splendido teatro che rischiava la chiusura, dimostrando grande attaccamento a un progetto ambizioso e impegnativo intavolato dalla nuova gestione privata.

LA STAGIONE DI PROSA 2012-2013

La stagione di prosa 2012-2013 è più ricca nel numero di spettacoli rispetto alla precedente e verrà integrata a settembre con numerosi altri spettacoli che andranno a completare la stagione teatrale.

Spettacoli di danza, concerti ed eventi internazionali di rilievo saranno affiancati agli spettacoli di prosa che vengono presentati ora in anteprima. Il criterio utilizzato dalla direzione artistica per comporre la stagione di prosa è stato la scelta di interpreti e di titoli di qualità che rappresentassero una proposta organica e completa per il pubblico.

La stagione sarà inaugurata a novembre da uno spettacolo d’eccezione, che ha raccolto nel suo primo anno di tournèe un grande favore di critica: Cyrano De Bergerac diretto e interpretato da Alessandro Preziosi. Altri titoli di prosa classica e interpreti di spicco nel panorama teatrale italiano: Michele Placido nei panni di Re Lear e Lucrezia Lante della Rovere in Come tu mi vuoi dramma di Luigi Pirandello diretto da Francesco Zecca, libero adattamento di Masolino D’Amico.

Nel solco della tradizione napoletana Il miracolo di Don Ciccillo con Carlo Buccirosso, testo ricco di dinamismo, e il ritorno di Luigi De Filippo in Cani e Gatti, divertente commedia di Eduardo Scarpetta.

Un nuovo filone di spettacoli, il noir d’autore: Trappola per topi, affascinante esempio della capacità drammaturgica di Agatha Christie, e Un ispettore in casa Birling con Paolo Ferrari e Andrea Giordana, un classico inglese del ‘900.

Un focus su Shakespeare sarà favorito dalla messa in scena di Romeo e Giulietta con attori giovanissimi e talentuosi della Società per Attori, guidati da Giuseppe Marini. Un testo degli anni ’90 di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield sarà interpretato da Zuzzurro & Gaspare, tutte le opere del Bardo nel tempo di una partita di calcio, per la prima volta in Italia Tutto Shakespeare in 90 minuti, che debutterà a luglio all’EstateTeatraleVeronese.

Dopo il grande successo di Slava’s Snowshow, B – The Underwater Bubble Show l’evento internazionale di circo-teatro con i migliori artisti del Circo Lettone.

Non mancheranno gli appuntamenti con la comicità: Rumori fuori scena una delle più interessanti operazioni di teatro nel teatro, un grande successo in scena in Italia da più di 20 anni con la compagnia Attori & Tecnici del Teatro Vittoria; con Antonio Catania e grandi attori della commedia italiana, Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa, per la regia di Gianluca Guidi.

Di genere sociale due spettacoli: Buonanotte mamma, un avvincente dialogo tra madre (Ariella Reggio) e figlia (Marcela Serli) che proietta il pubblico nel cuore del dramma, e Rain Man il nuovo spettacolo della Compagnia della Rancia diretto da Saverio Marconi, che ai musical di successo affianca la prosa, con l’adattamento teatrale del celebre film, riflessione sul tema dell’autismo interpretato da Luca Lazzareschi e Luca Bastianello.

LA NUOVA CAMPAGNA ABBONAMENTI

Dopo le soddisfazioni della stagione 2011-2012, la nuova direzione del Teatro Duse per la stagione 2012-2013 ha deciso di anticipare a giugno la campagna abbonamenti agli spettacoli di prosa, per offrire con largo anticipo la possibilità di valutare la proposta artistica.

Una grande novità è rappresentata dall’introduzione, sia per gli abbonati alla precedente stagione sia per coloro che sottoscriveranno un nuovo abbonamento nel periodo di giugno, di pagare il nuovo abbonamento scegliendo tra due modalità: saldando in un’unica soluzione l’intero importo oppure versando anche solo una caparra di 50 € entro i periodi indicati e saldare definitivamente a settembre. Una soluzione proposta per venire incontro alle esigenze di tutti e per permettere a chiunque di far parte del progetto di rinascita del Teatro Duse.

Le formule di abbonamento proposte a giugno sono 4 e sono a turno fisso:

– DUSEprosa: abbonamento a tutti i 14 spettacoli di prosa presentati a un prezzo pressoché invariato rispetto alla stagione passata;

– DUSEsette Blu | DUSEsette Rosso: abbonamenti a 7 spettacoli complementari tra loro;

– Sei…socio Coop: abbonamento a 6 spettacoli esclusivo per i soci Coop.

Per ogni abbonamento è possibile scegliere il turno del venerdì sera (Prime), del sabato sera (Sabato al Duse) o di domenica pomeriggio (Duse di Domenica).

La nuova campagna abbonamenti sarà così articolata: da giovedì 7 giugno a sabato 16 giugno: PRELAZIONE abbonati stagione 2011-2012; lunedì 18 e martedì 19 giugno: CAMBIO POSTO per chi ha confermato l’abbonamento in periodo di prelazione; da mercoledì 20 giugno a sabato 7 luglio: NUOVI ABBONAMENTI alla stagione di prosa; da lunedì 25 giugno a sabato 7 luglio: VENDITA abbonamenti SEI…SOCIO COOP

Teatro Duse, Via Cartoleria, 42 – Bologna Tel. 051 231836 – info@teatrodusebologna.it

Dichiarazione di Alberto Ronchi, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna

Mi fa molto piacere essere qui, dopo un anno, io sono qui fondamentalmente per ringraziare. Sono qui per ringraziare tutti coloro che hanno permesso, sono tanti innanzitutto, imprenditori, persone di spettacolo, che hanno permesso che questo teatro venisse riaperto in questa città: era una sfida difficile, non è vinta al 100%, però siamo qui a presnetare la nuova stagione di prosa. Diciamo che tra le gioie e i dolori che chi amministra affronta quotidianamente, questa è una gioia, quindi io ringrazio davvero, come ringrazio il proprietario.

C’è stato un lavoro, secondo me, positivo nella costruzione degli spettacoli, oggi si presenta la stagione di prosa, so che poi verranno presentate altre stagioni quindi le stagioni del Duse sono tante, sono ampie, ci saranno altre occasioni e questo è un elemento importante.

Tanti hanno concorso, nella loro parte, ringrazio gli sponsor, ringrazio la Fondazione del Monte, ringrazio la Regione Emilia Romagna che ci ha dato una mano. Noi abbiamo fatto quello che era possibile come Comune di Bologna in una situazione economico-finanziaria molto complicata, molto difficile, ma manterremmo l’attenzione e il sostegno.

Quello che purtroppo manca, ancora una volta, nonostante le numerose sollecitazioni, nonostante i tentativi di dialogo, nonostante le richieste di appuntamento è il Ministero. Questo incomincia a diventare nelle politiche culturali nazionali un grandissimo problema, perchè se non si riesce nemmeno ad avere un appuntamento per spiegare quello che questa città ha fatto per questo teatro, per spiegare l’esperienza originale della gestione di questo teatro, vuol dire che c’è qualcosa che non va.

Allora io devo dire questo, semplicemente: il governo Monti sta facendo un grande sforzo per portare, diciamo così, un vento europeo nel nostro Paese, forse bisogna farlo ulteriormente nel campo della cultura, perchè mi permetto di dire che l’unico segmento che non è stato ancora toccato da questo vento europeo, a prescindere che ci sia o meno un accordo con Monti, è la cultura. Allora bisogna cominciare a fare un ragionamento che, finalmente, ci permetta anche a livello nazionale di poter dire che l’Italia sta in Europa, perchè oggi non siamo in Europa, lo dico con tranquillitaà. Allora bisogna che ascoltino, bisogna che ci permettino di raccontare le esperienze, questo vale per il Duse ma vale anche per altre realtà. Però in questo caso sono rimasto particolarmente colpito perchè questo è un teatro dell’ETI, che è stato dismesso dall’ETI, c’erano state delle promesse di finanziamento ed è andata come è andata, ma una volta che ci sono degli imprenditori privati, unteatro stabile che lo riaprono, un proprietario che si sforza, degli enti locali, un mondo economico che lavora per tenerlo aperto, almeno l’ascolto, io credo che sarebbe doveroso.

Quindi grande gioia per quello che si sta facendo e speriamo il prossimo anno di poter dire, insomma, anche il Governo ci ha ascoltato, anche lo Stato ci ha ascoltato, anche il Ministero ci ha ascoltato e magari ci ha dato una mano.