“La scuola delle zone terremotate è al centro dell’attenzione del Governo”. Lo dichiara la senatrice del Pd Albertina Soliani dopo l’audizione del Ministro dell’Istruzione Profumo avvenuta oggi nella Commissione VII Istruzione e Cultura del Senato su richiesta della senatrice stessa. “Il ministro ha fornito innanzi tutto puntualmente i dati delle scuole danneggiate: 223 in tutto, di cui 23 in provincia di Reggio Emilia, per un totale di 71.412 alunni di cui 9.061 in provincia di Reggio. Nell’ordinanza emanata recentemente il Ministro ha disposto che l’anno scolastico corrente sia considerato valido anche se di durata inferiore a 200 giorni, e ha disposto modalità flessibili per gli Esami di Stato. Ha confermato che il governo dell’emergenza è affidato all’intesa tra l’Assessore Regionale all’Istruzione, la Direzione Regionale del MIUR, i Sindaci, le Province e gli Uffici Scolastici Provinciali. L’ordinanza prevede anche la proroga per alcune attività amministrative, come le verifiche dei revisori dei conti”. Inoltre la senatrice ha informato il Ministro che studenti e studentesse dell’Università di Modena e Reggio Emilia svolgeranno attività di tirocinio in scuole della zona del terremoto, sostenendo lo sforzo della scuola e delle comunità. Soliani ha richiesto il potenziamento dei servizi scolastici, del tempo pieno, dell’attività degli psicologi e operatori sociali nella rete con il territorio. “La scuola è presidio fondamentale per la coesione dei nostri paesi ed è giusto prevedere anche ulteriore personale per l’attività didattica nell’articolazione delle classi o delle sezioni – aggiunge – L’impegno del Governo è molto forte per l’edilizia scolastica, il recupero dell’esistente e per nuove costruzione con criteri antisismici. E’ prevista per ora una prima tranche di 74 milioni ma il Governo è impegnato a recuperare nuove risorse”. Unanime apprezzamento è stato manifestato dal Ministro e dalla Commissione nei confronti dei sindaci e del personale tutto delle scuole che ha dimostrato una capacità straordinaria in questa difficile situazione e per gli stessi alunni, educati da tempo a muoversi nell’emergenza di un terremoto. “Seguiamo costantemente – conclude la senatrice – le vita delle comunità colpite e in modo particolare della scuola, che vogliamo diventi il primo motivo di speranza nella ricostruzione materiale e sociale del territorio”.