La nuova rassegna “ArmoniosaMente” fa seguito alla positiva esperienza maturata con la rassegna “Armonie fra Musica e Architettura”, nata nel 1997 e ospitata nelle chiese dell’Appennino, della pedemontana e della città, e con la rassegna “Lungo le antiche sponde”, che si è svolta dal 1998 in eleganti contesti (ville, parchi, giardini), tra loro inanellati dalla presenza del fiume Panaro.

“Armoniosamente” coinvolge dunque l’intero territorio provinciale, con un’offerta culturale il più possibile varia e ricca, senza abbandonare quegli intenti che hanno in questi anni animato le due rassegne precedenti: valorizzazione e promozione del territorio e dei tesori che esso racchiude, conservazione e tutela del patrimonio storico artistico (gli organi storici, in particolare, per i quali la Provincia di Modena ha negli anni impiegato importanti risorse), valorizzazione dei giovani musicisti, fruizione di un repertorio musicale di qualità.

“Armoniosamente” si propone dunque obiettivi alti e ambiziosi, per raggiungere i quali è impreziosita da una signifi cativa novità: accanto agli eventi musicali, in varie località si terranno “conferenze itineranti”, organizzate in stretta collaborazione e con il supporto dei Comuni ospitanti. Rivolte a tutta la comunità, esse hanno lo scopo di illustrare peculiarità del luogo visitato: monumenti, scorci e paesaggi, curiosità,…Tutto questo, nel nostro intento, vuole concorrere a una conoscenza consapevole del luogo, e vuole, nel tempo, coinvolgere sempre maggiormente tutte le realtà che attorno a qual luogo gravitano e lavorano.

Mentre si concludeva il lavoro di organizzazione di questa rassegna vasta e articolata, i sismidel 20 e 29 maggio hanno sconvolto il territorio della nostra Provincia, in particolare la zona a nord del capoluogo, con gravi danni a persone, abitazioni, luoghi di lavoro, patrimonio artistico.

Nell’ambito della programmazione di “ArmoniosaMente” si terranno anche iniziative a sostegno delle popolazioni e dei luoghi colpiti dal terremoto e tra gli interpreti ospiti della rassegna figurano musicisti che stanno vivendo direttamente il dramma del sisma.

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A Sassuolo ArmoniosaMente prevede un appuntamento il 28 Agosto con due eventi:

Una conferenza itinerante

LA CHIESA DI SAN GIUSEPPE E I SUOI TESORI D’ARTE a cura di Luca Silingardi

La chiesa di San Giuseppe possiede un prestigioso arredo pittorico. Nel presbiterio, oltre al San Giuseppe in gloria di Antonio Giarola commissionato da Costanzo Teggia, le pareti accolgono quattro tele di fi ne ‘600 con storie della Vergine e di San Giuseppe: l’Annunciazione con la visione di San Giuseppe, lo Sposalizio di Maria, la Visitazione e il Trapasso di San Giuseppe. Cospicue famiglie sassolesi ebbero qui altari e sepolture: i Pacciani commissionarono la seicentesca Crocifi ssione coi Santi Mauro, Agata, Biagio e Apollonia, ora nella seconda arcata di destra; Lazzaro e Isabella Fenuzzi, rivolgendosi al servita Osvaldo Micheli del Friuli, si fecero ritrarre nelle vesti di San Francesco di Paola e della Beata Giuliana Falconieri, accanto a Santa Rosalia, in atto di adorare la Trinità, nella pala ora collocata nella prima arcata di destra. Emerge inoltre la Madonna del Merlo, affresco databile alla metà del XV secolo, ora a ridosso del presbiterio, accanto alla porta verso il chiostro, già sugli spalti del medievale castello di Sassuolo. Ore 21.30 ritrovo in piazzale Teggia. Partecipazione gratuita Per chi lo desidera, la visita è preceduta da una cena inserita nell’iniziativa La notte dell’arte. Info e prenotazioni: URP tel. 0536 1844801; urp@comune.sassuolo.mo.it. La cena si svolgerà alle ore 20, in un ristorante del centro, a menù e prezzo concordato di euro 25 a persona, con prenotazione obbligatoria.

Il concerto

di FRANCESCO SCARCELLA – ORGANO –  Chiesa di San Giuseppe – ore 22.30

I Servi di Maria, chiamati a Sassuolo da Eleonora Bentivoglio, vedova di Giberto Pio di Savoia, edifi carono il tempio nel secondo decennio del ‘500. Ampliato tra il 1560 e il 1565 con le cappelle di sinistra, si arricchì nel 1645 del presbiterio e del coro, commissionati dal nobile Costanzo Teggia, nel gusto del classicismo scenografi co che è declinazione emiliana del barocco. La zona presbiteriale, coperta da cupola con rilievi degli Evangelisti nei pennacchi e fregiata dello stemma dei Teggia, è conclusa dal coro a emiciclo; al centro, la tela con San Giuseppe in gloria fra San Costanzo Vescovo e San Filippo Benizzi, dipinta nel 1645 dal veronese Antonio Giarola. Tra i sontuosi arredi, la cassa lignea dell’organo di Antonio Colonna del 1655, progettata dall’architetto ducale Bartolomeo Avanzini e intagliata dal servita Carlo Guastuzzi, autore anche delle due statue alla sommità: San Filippo Benizzi e il Beato Gioacchino da Siena, entrambi dell’ordine servita.