“Si da futuro al commercio solamente ripartendo dal cuore del paese”. Le associazioni imprenditoriali ed i commercianti di Cavezzo si uniscono nella proposta, condivisa dall’amministrazione comunale, di realizzare in un polo commerciale e dei servizi in una parte della centrale piazza Matteotti, nota come Piazza del Mercato. “I negozianti di Cavezzo sono decisi ad intraprendere questa strada che va nella direzione di riprendere l’attività quanto prima – sottolineano Ascom Comfcommercio, Famiglia Artigiana Modenese, Confesercenti, CNA.Com e LICOM-Lapam – oltre che restituire una parvenza di normalità al centro e al paese”.

La proposta prevede la collocazione di 35-40 container ad uso commerciale, non sull’intera piazza del Mercato, bensì solamente su di una parte di essa. All’interno di queste strutture vi si trasferirebbero temporaneamente quelle attività del centro oggi chiuse perché inagibili o perché in posizioni poco accessibili causa la presenza di macerie. “Un polo di servizi provvisorio – fanno notare le quattro associazioni – che andrebbe ad integrarsi anche col mercato una volta riportato – aspetto su cui si sta già lavorando – sulla piazza”.

A questo tipo di soluzione si è arrivati dopo che nei giorni scorsi, gli operatori commerciali avevano rigettato l’idea del Comune di decentrare i negozi oggi inagibili in un’area troppo distante e periferica rispetto al centro del paese. “Ci sarebbe stato il rischio, fin troppo latente di depauperare Cavezzo del suo fulcro commerciale per eccellenza – dicono Ascom Comfcommercio, Famiglia Artigiana Modenese, Confesercenti, CNA.Com e LICOM-Lapam – In questo modo si offre la possibilità di continuare ad operare a tutte quelle attività oggi con seri problemi di riapertura a causa del terremoto”.

“I negozianti inoltre che stanno già provvedendo a visionare le strutture mobili da posizionare nella piazza – concludono le Associazioni imprenditoriali – rivolgeranno nei prossimi giorni un accorato appello ai loro principali fornitori nazionali affinché si impegnino ad adottare il centro storico di Cavezzo”.

Tale struttura poi, una volta rientrate tutte le attività nelle loro sedi originarie, sarebbe ceduta al Comune per una sua riconversione in spazi ad utilizzo, culturale, ricreativo, ma sempre pubblico.