«Il nostro primo impegno è riaprire le scuole e garantire ai nostri studenti un anno scolastico il più possibile regolare. Probabilmente non saremo in grado di ripartire con tutti gli istituti superiori alla data canonica del 17 settembre, ma contiamo di essere pronti per la metà di ottobre e nel frattempo stiamo lavorando su un progetto didattico alternativo che impegni i ragazzi fino a quella data». Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini che mercoledì 27 giugno, insieme agli assessori all’Istruzione Elena Malaguti e alle Infrastrutture Egidio Pagani, ha incontrato i sindaci e i presidi degli istituti superiori dei Comuni di Mirandola, Finale, Carpi e Modena dove si trovano le scuole superiori, di competenza della Provincia, più colpite dal sisma.

Sabattini ha annunciato che, all’interno della nuova normativa della Protezione civile, la Regione sta approntando un bando europeo suddiviso in 70 gare per affrontare la fase transitoria in attesa dei ripristini e delle ricostruzioni. Tramite il bando saranno acquistate strutture provvisorie “leggere” per le scuole per le quali il ripristino e il miglioramento dal punto di vista antisismico si potranno concludere entro l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014. Il costo previsto per questi moduli temporanei della durata di un anno è di 14 milioni di euro. Per sostituire, invece, gli edifici che dovranno essere ricostruiti e per i quali si prevedono interventi della durata dai due a tre anni saranno acquistati moduli provvisori che si avvicinano molto, a livello di comfort, alle strutture in muratura.

Competeranno invece alla Provincia, proprietaria degli edifici, gli interventi di ricostruzione e ripristino. A questo scopo l’ente ha ristrutturato le proprie politiche di bilancio, prevedendo di partire subito a Mirandola con il ripristino del Luosi, la demolizione del Galilei e i lavori per il primo lotto del nuovo edificio del Galilei nel quale sarà collocato inizialmente il liceo Pico, oggi in un edificio storico che richiede un intervento di ripristino estremamente complesso e tutto da valutare.

Il quadro complessivo degli interventi sugli edifici scolastici superiori, sui quali i tecnici della Provincia hanno compiuto finora 144 sopralluoghi, prevede un livello di ricostruzione integrale che interesserà appunto il Galilei, che dovrà essere abbattuto e riedificato. Il Luosi di Mirandola e il Calvi e il Morandi di Finale, nei quali le strutture primarie sono sane ma impianti e strutture secondarie gravemente compromessi, saranno invece oggetto di un ripristino importante. Per tutti e tre, e per il primo lotto del nuovo Galilei, si prevede la riapertura, salvo imprevisti, per l’anno scolastico 2013/2014.

Altri due livelli di intervento riguardano situazioni di inagibilità più o meno consistenti in altre scuole del territorio provinciale: in totale la Provincia prevede 22 interventi che saranno effettuati durante l’estate per consentire la riapertura in sicurezza all’inizio del prossimo anno scolastico. «Abbiamo impostato gli interventi per evitare i doppi turni – ha sottolineato il presidente – ma non possiamo escludere di dovervi ricorrere per un periodo limitato di tempo, anche se stiamo lavorando perché ciò non accada».

Il costo complessivo previsto per gli interventi si aggira sui 60 milioni di euro. Parte di questi fondi arriva dalle donazioni private.

GALILEI DA RICOSTRUIRE, PARTONO SUBITO 22 CANTIERI

Tutti gli edifici che ospitano gli istituti superiori in tutto il territorio provinciale sono stati controllati dai tecnici del settore edilizia della Provincia di Modena a seguito del sisma.

La situazione più grave è, come è noto, quella di Mirandola e Finale Emilia dove sono completamente inagibili tutti gli istituti superiori: a Mirandola il Galilei è da abbattere e ricostruire, il Luosi è inagibile ma potrà essere recuperato per l’anno scolastico 2013/2014. Complessa e ancora in fase di valutazione la situazione del liceo Pico, gravemente danneggiato, la cui collocazione in edificio storico rende molto difficoltoso un eventuale ripristino. A Finale, Calvi e Morandi sono inagibili per danni alla totalità delle strutture secondarie ma potranno essere ripristinati per l’anno scolastico 2013/2014.

Migliore la situazione delle scuole negli altri Comuni, nei quali durante l’estate partiranno 22 cantieri per consentire la completa riapertura dele scuole tra settembre e ottobre.

A Carpi l’Ipsia Vallauri, l’Itc Meucci e l’It Da Vinci, che presentano inagibilità relativamente consistenti, potranno essere nuovamente accessibili entro il mese di ottobre. Agibile è invece il liceo Fanti che ha subito danni di lieve entità.

A Modena la situazione peggiore è quella dell’istituto d’arte Venturi con la sede di via dei Servi completamente inagibile a causa dell’aggravamento delle lesioni della facciata principale. Sarà invece possibile ripristinare per il prossimo anno scolastico la sede di via Belle Arti. La Provincia sta operando per trovare una collocazione adeguata alle aule e ai laboratori di via dei Servi in un edificio nelle vicinanze di Belle Arti, abbastanza ampio da rispondere a tutte le esigenze, in modo da consentire lo svolgimento dell’anno scolastico nel modo migliore possibile. Un consistente intervento, con un cantiere nell’estate e l’obiettivo di una riapertura totale entro ottobre, è previsto per il Barozzi che ha subito il danneggiamento dell’ala sul lato di via Monte Kosika. Saranno ripristinate entro ottobre anche le sei aule ora inagibili dell’istituto Guarini e la palazzina A dell’Iti Corni in largo Aldo Moro. È inagibile la palazzina C dell’Ipsia Corni, mentre sono agibili già da ora il Cattaneo, il Deledda (che richiede un intervento su tre aule, pronte a settembre), il polo di via Leonardo da Vinci, con danni non gravi che saranno recuperati per l’inizio dell’anno scolastico per l’Iti. Situazione analoga si presenta anche per il Fermi, il Muratori e il San Carlo; agibili già da ora invece i licei Tassoni e Wiligelmo.

Agibili ma bisognosi di piccoli interventi che saranno effettuati entro settembre, l’Ipsia Ferrari di Maranello, lo Spallanzani di Castelfranco e Vignola, il Morante, il Volta e il Formiggini di Sassuolo. Sono agibili l’Ipsia don Magnani e il Baggi di Sassuolo, il Paradisi e il liceo Allegretti di Vignola, il Polo Cavazzi Sorbelli di Pavullo.

IL CONTO CORRENTE FINANZIA UNA PALESTRA E LA PROVINCIA DI VARESE DONA SOLDI E PREFABBRICATI

«I danni provocati dal terremoto agli edifici scolastici sono ingenti e l’impegno economico necessario per superare questa emergenza molto elevato. Ma questa è la nostra priorità, che affronteremo rivoluzionando le politiche di bilancio dell’ente, potendo contare inoltre sulla generosità di tanti donatori». Ad affermarlo è il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il quale annuncia che «i soldi raccolti attraverso il conto corrente di solidarietà attivato il 20 maggio scorso dalla Provincia saranno interamente utilizzati per un progetto di ristrutturazione di una struttura scolastica, la palestra dell’istituto Morandi di Finale Emilia, il cui costo è stimato intorno ai 400 mila euro».

Con oltre duemila donazioni di privati, aziende, associazioni culturali, gruppi sportivi e le cifre raccolte attraverso l’organizzazione di eventi benefici, il conto corrente della Provincia ha raggiunto finora i 340 mila euro, e a questa cifra si aggiungeranno nei prossimi giorni gli importi – già deliberati ma contabilmente non ancora compresi – che diversi amministratori pubblici hanno deciso di versare, devolvendo il 10 per cento della loro indennità mensile. Oltre alla Giunta della Provincia, diversi Comuni modenesi hanno già deliberato in tal senso.

«E’ una cifra importante, che testimonia la generosità dei modenesi e delle tante persone che da fuori provincia, regione e in alcuni casi anche dall’estero hanno voluto testimoniare in modo concreto la loro vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma– commenta Sabattini – Vogliamo utilizzare subito, e in modo trasparente, queste risorse per realizzare uno dei tanti interventi necessari per restituire ai ragazzi dell’area nord delle scuole di qualità».

Il conto corrente, attivo presso la filiale Unicredit di piazza Grande a Modena, è intestato a “Provincia di Modena – interventi di solidarietà”, codice Iban IT 52 M 02008 12930 000003398693. Per i versamenti dall’estero occorre far precedere il codice Iban dal codice Swift UNCRITMM.

«Il conto corrente resta naturalmente aperto – conclude Sabattini – per finanziare altri progetti di solidarietà sempre in ambito scolastico. Oltre ai donatori, ringraziamo gli organi di stampa che ci hanno sostenuto in questa operazione».

Sempre sul fronte donazioni, inoltre, è da segnalare l’intervento della Provincia di Varese, che in seguito a un sopralluogo svolto giovedì 28 giugno a Mirandola ha deciso di donare al Comune un prefabbricato ad uso scolastico e una struttura in legno da adibire ad ambulatorio medico. «Dopo aver visionato l’edificio che ospita l’istituto Calvi – commenta Sabattini – hanno assunto inoltre l’impegno di partecipare con un contributo di almeno 3-400 mila euro al progetto di ristrutturazione. Una testimonianza concreta di solidarietà e vicinanza, della quale siamo profondamente grati».

Immagini: Galilei e Luosi di Mirandola