Addio alle Province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria e nascita delle relative citta’ metropolitane . E’ quanto prevede il decreto sulla spending review relativo al riordino istituzionale. “Le province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria sono soppresse, con contestuale istituzione delle relative citta’ metropolitane, il 10 gennaio 2014, ovvero precedentemente, alla data della cessazione o dello scioglimento del consiglio provinciale, ovvero della scadenza dell’incarico del commissario eventualmente nominato”, si legge nel testo.

Il territorio della citta’ metropolitana, secondo quanto prevede il decreto, coincide con quello della provincia contestualmente soppressa, fermo restando il potere di iniziativa dei Comuni, come previsto dall’articolo 133 primo comma della Costituzione, di promuovere un mutamento della circoscrizione.

“Sono organi della citta’ metropolitana il consiglio metropolitano e il sindaco metropolitano, il quale puo’ nominare un vicesindaco e attribuire deleghe a singoli consiglieri”. Fermo restando che “in sede di prima applicazione, e’ di diritto sindaco metropolitano il sindaco del comune capoluogo”, si legge nel decreto, “lo Statuto della citta’ metropolitana puo’ stabilire che il sindaco metropolitano: sia di diritto il sindaco del comune capoluogo” o “sia eletto secondo le modalita’ stabilite per l’elezione del presidente della Provincia”, “sia eletto a suffraggio universale e diretto”.