Nella serata di ieri, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Squadra Volante hanno effettuato uno specifico servizio di controllo del territorio finalizzato allo svolgimento di verifiche all’interno di esercizi pubblici indicati quali più frequenti punti di ritrovo di cittadini pregiudicati, di posti di controllo nei luoghi ritenuti maggiormente sensibili della città nonché di controlli mirati a contrastare il fenomeno della prostituzione e legato alla presenza di cittadine straniere clandestine nel nostro Paese.

Ventotto sono state le persone controllate, di cui undici di varia nazionalità straniera. Una persona, invece, è stata tratta in arresto con l’accusa di tentato furto aggravato.

Gli equipaggi hanno perlustrato maggiormente le principali vie del centro cittadino (tra le quali corso Canalgrande, via Gallucci, Rua Pioppa, viale Martiri della Libertà, viale Rimembranze, viale Crispi, piazza Matteotti, via Ganaceto, via Taglio).

Durante tale servizio, il suddetto personale è intervenuto in via Emilia Centro a seguito di una segnalazione giunta alla linea di emergenza “113” con la quale era stato segnalato un tentativo di furto di una bicicletta.

Giunti prontamente sul posto, gli operatori di Polizia hanno tratto in arresto una donna di nazionalità moldava, C.E., nata nel 1957, autrice di quanto sopra riferito. Gli agenti hanno posto sotto sequestro un cacciavite ed una tenaglia con i quali la cittadina straniera aveva cercato di impossessarsi del velocipede in questione, debitamente posto in sicurezza ad opera del proprietario, dinanzi ad una apposita rastrelliera ed assicurato con una catena metallica.

Dagli accertamenti svolti sulla persona è emerso che la stessa era priva di qualsivoglia titolo di permanenza in Italia e con numerosi precedenti di Polizia (furto aggravato, danneggiamento, ricettazione, inosservanza delle norme sugli stranieri).

Accompagnata in Questura, C.E. è stata trattenuta, come disposto dal magistrato di turno, presso le locali celle di sicurezza in attesa del processo che verrà celebrato a suo carico con rito direttissimo.