I consiglieri provinciali del Pd, Marcello Stecco e William Orlandini, hanno depositato questa mattina un ordine del giorno, che sarà presentato con carattere d’urgenza nel prossimo Consiglio provinciale, su “quanto accaduto a Gualtieri e a Campegine che non deve essere sottovalutato, pertanto pensiamo che il Consiglio provinciale, in rappresentanza dell’intera comunità reggiana, debba pronunciare un chiarissimo no ad iniziative e azioni espressioni di una evidente cultura antidemocratica”.

L’ordine del giorno prende atto tanto “dell’incredibile e insensata proposta avanzata da un consigliere comunale del Pdl di Gualtieri di intitolare una ex scuola al dittatore Benito Mussolini e del sostegno che tale proposta ha registrato, con argomentazioni mistificatorie, ad opera di rappresentanti del Pdl a livello provinciale”, quanto “della netta bocciatura che tale proposta ha ottenuto dal Consiglio comunale di Gualtieri a partire dal sindaco Massimiliano Maestri “. Il documento cita anche “l’oltraggio alla Resistenza perpetrato contro il monumento di Campegine dedicato a cinque partigiani uccisi durante uno scontro con le truppe naziste pochi giorni prima della Liberazione” ed invita il Consiglio provinciale a esprimere “ la critica più ferma verso una proposta che, costituendo un insulto alla verità storica, tende a sottovalutare il regime antidemocratico instaurato in Italia dal dittatore Benito Mussolini e dal Partito Fascista da lui diretto per oltre un ventennio” e “la totale condivisione del chiarissimo no pronunciato dal Consiglio comunale di Gualtieri e dal sindaco Massimiliano Maestri “.

L’ordine del giorno di Stecco e Orlandini, in fine, esprime “solidarietà ai familiari delle vittime della violenza nazifascista che, di fronte a queste gravi iniziative e azioni, si sentono ulteriormente offesi e colpiti”, nella “convinzione che questi episodi di chiara marca neofascista non debbano essere sottovalutati, ma contrastati soprattutto sul piano dell’informazione e della formazione culturale verso le nuove generazioni a partire dalla conoscenza della lettera e dello spirito della nostra Costituzione antifascista”.