Anche se si tratta di un dipinto murale, serve lo stesso a migliorare la qualità dell’aria in città: è l’albero realizzato dall’artista e ingegnere ambientale Andreco su un palazzo di 5 piani, per un’altezza totale di 18 metri, situato in via dello Scalo 32 a Bologna, utilizzando vernici fotocatalitiche di ultima generazione. Si tratta di vernici che tramite l’effetto catalizzatore di molecole metalliche naturali riescono a depurare l’atmosfera da elementi tossici come il monossido d’azoto dovuto ai gas di scarico dei veicoli.

Il dipinto rappresenta un albero ispirato a quello che nel 1400 era il simbolo degli alchimisti, ai lati sono rappresentati un uovo e un minerale, che per l’artista simboleggiano la materia organica e quella inorganica. Sebbene sia dipinto, si comporta in modo simile ad un albero naturale, depura l’aria e aumenta la qualità ambientale nell’area urbana.

Il dipinto si inserisce nell’ambito del progetto “Frontier – La linea dello stile”, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, sostenuto e coordinato dal comune di Bologna, sostenuto e patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Acer, l’azienda Casa Emilia-Romagna, Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Urban Center Bologna.

Andreco lavora spesso con concetti legati all’ecologia e la sostenibilità ambientale. Di recente ha prodotto una scultura antropomorfa completamente composta di piante scelte tra quelle che maggiormente contribuiscono a trattenere gli inquinanti. Questa opera è stata esposta a New York ed è parte dell’esposizione “We Folk” nel programma del Festival Drodesera presso la Centrale Fies.