Nonostante la siccità, non sono sinora giunte segnalazioni di disagio della fauna nella provincia di Bologna, pur tenendo conto di condizioni locali forzatamente differenziate a seconda delle realtà ambientali e altimetriche. Ad esempio, il peso dei Caprioli, che si prelevano da giugno, risulta nella media degli altri anni e i capi abbattuti non presentano segni di sofferenza per ragioni climatiche.

Quindi, da sabato 1° settembre, secondo il calendario provinciale, prende regolarmente avvio la stagione venatoria che, sino al 30 settembre, sarà consentita nei soli giorni di giovedì e domenica, da un’ora prima dell’alba sino alle 13.

Fino a domenica 16 settembre, per la cosiddetta pre-apertura, sarà possibile cacciare solo i corvidi (Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia) e la Tortora selvatica (solamente nei giorni 1, 2 e 6 settembre con carniere giornaliero limitato a 15 capi anziché 25 come per le altre specie). Poiché però la Tortora inizia già nel mese di agosto la migrazione, a settembre è presente sul territorio provinciale in contingenti limitati, per cui sono scarsissime le possibilità di abbattimenti.

Circa il timore che la siccità possa favorire abbattimenti eccessivi, si ricorda che il numero massimo di capi consentito è prefissato. Mediante la limitazione del carniere, la Regione Emilia-Romagna stabilisce infatti il numero massimo giornaliero e stagionale di capi, per specie, che ogni cacciatore può prelevare (quantitativo ulteriormente ridotto, per le lepri, dalla Provincia di Bologna).

Pertanto, poiché attualmente non sussiste una condizione di emergenza ed è già in corso il cambiamento della situazione meteorologica, al momento non vengono disposte limitazioni o sospensioni della caccia.

Si ricorda inoltre che in caso di gravi incendi boschivi entra automaticamente in vigore il divieto di caccia sulle aree interessate.