Con l’imminente arrivo del mese di Ottobre tornano, puntuali come ogni anno, gli Incontri con l’Autore: la diciassettesima edizione dell’appuntamento culturale delle Fiere d’Ottobre organizzato dal Comune di Sassuolo con il supporto di Sgp e di sponsor quali Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Kerakoll e Lapam Confartigianato Imprese, l’organizzazione ed il coordinamento del giornalista modenese Roberto Armenia.

“Anche e soprattutto in momenti difficili come quelli che l’intero Paese sta attraversando – è il commento del Sindaco Luca Caselli – il pensiero, le idee, il ragionamento, la cultura rappresentano al tempo stesso una valvola di sfogo ed un volano per una possibile, futura, ripartenza: il nuovo record di presenze registrato da un Festival della Filosofia appena terminato ne è la riprova.

Gli Incontri con l’Autore, da diciassette edizioni a cura di Roberto Armenia che ringrazio per la sempre presente e puntuale collaborazione – prosegue il Sindaco – hanno portato la cultura, quella con la “C” maiuscola, a diretto contatto con la gente che può non solo ascoltare dalla viva voce dei protagonisti approfondimenti e retroscena dei loro lavori, ma anche interloquire con loro ponendo domande e considerazioni”.

Alle quattro domeniche delle fiere, quest’anno, gli Incontri con l’Autore rilanciano con cinque appuntamenti.

“Domenica 7 ottobre – chiarisce il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – ricorre il decennale della scomparsa del nostro concittadino Pierangelo Bertoli e, per questo motivo, l’intera città sarà teatro di manifestazioni ed appuntamenti volte a ricordarlo. Per questo motivo, quella domenica, non si terranno gli Incontri con l’Autore che, però, anticiperanno le Fiere stesse fungendo da volano per quattro domeniche in cui mi auguro una sorta di tutto esaurito in città.

Temi come la lotta alla mafia, nel ventennale dell’omicidio di Falcone e Borsellino, lo sport olimpico nell’anno delle Olimpiadi di Londra, ma anche la giustizia dai tempi biblici e spesso non uguale per tutti, o la storia rivista con l’affabilità di un romanzo: saranno questi i punti di forza dell’edizione 2012 della rassegna”.

Si inizierà, quindi, il 30 settembre con Antonio Caprarica che, a partire dalle 10,30 al teatro Carani, presenterà “Oro, argento e birra” , appena pubblicato da “Sperling & Kupfer”.

Il 14 ottobre, Giuseppe Ayala, a partire dalle 16,30 in piazza Garibaldi, presenterà “Troppe coincidenze. Mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute” pubblicato dall’”Arnoldo Mondadori Editore.

Domenica 21 ottobre Carlo Nordio (Procuratore della Repubblica a Venezia) e l’avvocato penalista presso la Corte di Cassazione Giuliano Pisapia, alle ore 11 al teatro Carani, presenteranno “In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili” , pubblicato da “Guerini & Associati Editori”.

Domenica 28 ottobre a partire dalle 16 in piazza Garibaldi, Valerio Massimo Manfredi presenterà in anteprima mondiale “Il mio nome è Nessuno”, edito da Mondadori.

A Novembre, infine, il Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, presenterà “Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia”, pubblicato da “Sperling & Kupfer”.

Il curatore Roberto Armenia introduce i protagonisti: Antonio Caprarica, Giuseppe Ayala, Carlo Nordio e Giuliano Pisapia, Valerio Massimo Manfredi, Pietro Grasso

“Platone nel “Simposio”, Seneca nelle “Lettere a Lucilio”, Rabelais nel “Gargantua” e, oggi, Roland Barthes nel “Grado zero della scrittura”, sostengono che la letteratura è stile, è forma che diventa sostanza, dove le parole, il racconto non sono l’evento raccontato ma l’evento stesso, grazie alla poesia della mente, dove –come ci ricorda Pamela, la dodicenne co-protagonista de “L’eleganza del riccio”- il testo, prima di tutto è scritto per essere letto e per suscitare delle emozioni nel lettore”.

Roberto Armenia, che da sempre è colui che cura, per conto del Comune di Sassuolo, gli Incontri con l’Autore, giunti alla 17^ edizione, ed accompagna, con introduzione ed intervista, sul palco i protagonisti, introduce in questo modo le scelte fatte per gli “Incontri con l’Autore 2012”, che godono del patrocinio del Comune di Sassuolo, del supporto di Sgp e dell’intervento di importanti sponsor per i territorio quali Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Lapam Confartigianato Imprese e Kerakoll.

“Oggi, stando anche alle risultanze di Giuliano Vigini, dell’ “Editrice Bibliografica” – prosegue Roberto Armenia – il 78% dei titoli pubblicati in Italia sono di scrittori – giornalisti, di magistrati, di filosofi, di psicologi e di sociologi, non di scrittori puri.

Sono titoli che si propongono un’indagine sociologica, la denuncia sociale, economica, politica. Soprattutto la denuncia delle sempre crescenti ingiustizie, nella malasanità, nell’arroganza del potere (dei poteri forti, in particolare), nel modo di interpretare ed applicare la giustizia. Come ha sottolineato, più volte, Paolo Di Stefano , questo 78% della produzione editoriale italiana enfatizza “il piano cronistico – testimoniale e l’oscuramento della dimensione letteraria inventiva.. Il cronista della realtà si affida all’unico potere che effettivamente riconosca : la denuncia.

La denuncia non dovrebbe essere la prima preoccupazione della letteratura, che è, dovrebbe essere, finzione che permette di scavare al di là della realtà apparente: uno scrittore deve avere il coraggio di scavare nella realtà per rielaborarla. Il reportage giornalistico è cronaca, giornalismo. La letteratura richiede una finzione che è tutt’altro che mistificazione”.

Ma anche e soprattutto questa produzione è fondamentale per concorrere ad informare e formare correttamente i cittadini, per farli maturare sul piano civile, umano, socio-culturale.

In proposito, citiamo una delle vere, grandi scrittrici del nostro tempo, Dacia Maraini che, sottolinea: “Per alcuni lo scrittore non deve avere obblighi sociali ma solo artistici. Il mondo non lo riguarda se non come cittadino. Il giudizio deve essere dato sullo stile e non sui temi trattati, Altri, invece, come me, hanno sostenuto il compito di testimonianza dello scrittore. Che certamente non deve ridursi a fare solo il polemista o il politico ma deve raccontare la verità”.

Credendo fortemente nell’importanza della cultura e della lettura come modi e mezzi per concorrere a fare di un abitante un cittadino, nella sua diciassettesima edizione del ciclo “Sassuolo incontra gli Autori”, il Comune di Sassuolo , ha ritenuto opportuno investire su quegli Autori e su quei titoli che, con uno stile che convince e coinvolge, approfondiscono e dibattono le tematiche più interessanti e attuali per la nostra società: lo sport, la criminalità organizzata e la politica; la giustizia e la letteratura vera attraverso un romanzo epico che associa la storia con la leggenda ed è un viaggio all’insegna della conoscenza e dell’arricchimento umano, civile, socio-culturale e poetico.

“Anche il ventaglio di offerte della diciassettesima edizione del ciclo “Sassuolo incontra gli Autori” – chiarisce Roberto Armenia – rispetta le linee direttrici delle precedenti edizioni (con una predilezione per i temi riguardanti la pericolosità della criminalità organizzata, anche perché, nel 2012, ricorrono i vent’anni dagli assassinii di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con gli eroici “ragazzi” delle loro scorte). Sia i temi sia gli Autori sono stati scelti all’insegna del patrimonio artistico – culturale, civile ed anche umano delle genti del nostro territorio, caratterizzate dalla concretezza e da un innato senso solidaristico.

Con il nuovo libro del caustico scrittore-giornalista Antonio Caprarica, “Oro, argento e birra” , appena pubblicato da “Sperling & Kupfer” (domenica 30 settembre 2012, ore 10,30, al Teatro Carani) , il lettore si ritrova a vivere, all’interno, da protagonista, lo sport come svago, divertimento, come benessere ma anche come modo e mezzo per favorire la conoscenza, la frequentazione e l’amicizia tra le genti. Dopo i suoi bellissimi, divertenti e sagaci libri sull’Italia (“C’era una volta in Italia”), sulla Francia (“Com’è dolce Parigi.. o no!?”) e sull’amata Inghilterra (“Dio ci salvi dagli inglesi.. o no!?”), Antonio Caprarica ci fa rivivere gli usi e i costumi dei sudditi di Sua Maestà la Regina Elisabetta, soprattutto, il loro amore per lo sport. Infatti, “Oro, argento e birra”, prendendo lo spunto dalla trentesima edizione delle Olimpiadi (la terza, per la capitale britannica: 1908, 1948 e 2012), ci fa conoscere il “paradosso inglese”, ovvero “l’innata, irrefrenabile passione sportiva del popolo che ha inventato il cricket, il football, il tennis, il golf e il rugby e che scommette su qualsiasi sfida… anche se sembra destinato a perdere ogni gara importante”. Il volume è ricco di “personaggi memorabili, trionfi e misfatti. Con il tipico stile divertito e divertente dell’Autore anglofilo, nel libro “la cronaca di gloriose partite ed epiche prodezze dei campioni si intreccia ai gustosi ritratti dei protagonisti e al racconto delle tante curiosità e polemiche che costituiscono l’immancabile contorno delle manifestazioni mondiali”.

Con “Troppe coincidenze. Mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute” di Giuseppe Ayala , pubblicato dall’”Arnoldo Mondadori Editore” (domenica 14 ottobre 2012 ore 11,00 al Teatro Carani), ci proponiamo di capire di più e meglio quelli che sono stati e possono essere ancora gli esplosivi rapporti tra Stato e mafia. Il tema, di grande attualità, soprattutto ai giorni nostri, (che vedono contrapposti il Presidente della Repubblica e la Procura di Palermo per intercettazioni telefoniche. Con il rischio che lo scontro resti aperto anche perché ci sono “spezzoni della politica e della magistratura decisi a non archiviarlo: di più, a esasperarlo”) è analizzato e documentato da un politico che è stato uno dei massimi magistrati, al tempo della presunta trattativa che, iniziata nel marzo 1992, quando fu assassinato Salvo Lima, luogotenente di Giulio Andreotti, in Sicilia, si concluse nel 1994, quando scese in campo Silvio Berlusconi. Giuseppe Ayala è stato anche uno dei protagonisti del maxi-processo di Palermo e sodale dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

L’Autore, nella “premessa”, tra l’altro, scrive : ” Ho vissuto negli ultimi trent’anni una striscia di tempo che mi sembra ancora appartenere alla cronaca. Alludo ai giorni in cui gli eventi della politica si intrecciarono con quelli criminali, sino al punto da marchiare la gran parte dei percorsi che hanno segnato il destino del paese”. In questo suo libro-novità, Giuseppe Ayala, tra l’altro si chiede “fu solo di Cosa Nostra la responsabilità delle stragi del 1992 e del 1993 ? Perché la mafia decise di rinunciare all’attacco allo Stato ? Quale ruolo hanno avuto le istituzioni nella lunga pax mafiosa che dura, ormai, da vent’anni? “ Naturalmente Giuseppe Ayala ci dà le sue risposte (a volte più di una) Sempre documentate e argomentate.

Con “In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili” del magistrato Carlo Nordio (Procuratore della Repubblica a Venezia) e dell’avvocato penalista presso la Corte di Cassazione Giuliano Pisapia (già deputato nelle liste del Partito della Rifondazione comunista ed oggi Sindaco di Milano) , pubblicato da “Guerini & Associati Editori” (domenica 21 ottobre 2012, ore 11,00 al Teatro Carani di Sassuolo) ci proponiamo di analizzare e dibattere uno dei problemi cardine del nostro Paese, quello che riguarda la giustizia che dovrebbe essere “uguale per tutti”, a tutela del cittadino e della sua dignità e dovrebbe esplicarsi in tempi non biblici . Con alcune domande base come “cosa impedisce alla politica di prendere seriamente in carico l’evidente stato di paralisi cronica del sistema giustizia?”; “Perché la politica reagisce alle emergenze con risposte schizofreniche ed una proliferazione normativa che compromette ogni coerenza del sistema?” e “Perché si preferiscono risposte emotive e populiste, volte a placare l’allarme sociale, senza un disegno complessivo e per questo efficace?”

La validità e specificità del libro sta anche nei suoi autori che sono due esponenti di rilievo del mondo giuridico, di diversa – anzi contrapposta- posizione politica e ruolo professionale: Nordio è un liberale voltairiano, scettico e realista. Pisapia appartiene ad una sinistra idealista e generosa. Ad un certo punto della loro vita, in tempi diversi, hanno avuto lo stesso incarico cioè la presidenza della Commissione per la riforma del Codice penale (Nordio con il Guardasigilli Castelli, governo Berlusconi; Pisapia all’epoca del Guardasigilli Mastella, con il governo Prodi). Come sottolinea anche Sergio Romano (nella prefazione al libro) Nordio e Pisapia sono giunti alle stesse conclusioni (le pene, per quanto possa sembrare strano, non debbono essere aumentate, ma piuttosto diminuite- Nordio-_; “bisogna smetterla con il panpenalismo” Inoltre, l’idea di potere risolvere tutto, anche i problemi sociali, con il Codice penale, “è solo propaganda, pericolosa demagogia” –Pisapia-) Anche se con animo diverso (realista il primo, idealista il secondo) , hanno scritto relazioni che dicono, in buona parte, le stesse cose e che sono rimaste egualmente sepolte sotto gli incartamenti che si accumulano sullo scrittoio dei ministri di Grazia e Giustizia”. E’ un saggio che si legge come un lungo, documentato e coinvolgente racconto.

Con “Il mio nome è Nessuno” di Valerio Massimo Manfredi , pubblicato dall’“Arnoldo Mondadori Editore” e presentato in anteprima mondiale (domenica 28 ottobre 2012, ore 16,00 in Piazza Garibaldi), offriamo uno dei più belli e affascinanti romanzi di viaggio ed avventure dell’autore di bestsellers più famoso di “casa nostra” (ci riferiamo, in particolare, alla trilogia dedicata ad Alessandro Magno ,con oltre quattro milioni di copie in tutto il mondo). Il libro è incentrato su Ulisse, Odisseo, Nessuno: l’uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari e la Storia, l’eroe più straordinario e moderno di tutti i tempi. Con uno stile epico, Valerio Massimo Manfredi ricostruisce e racconta –da par suo- l’infanzia e le tenerezze della nutrice, la giovinezza e la formazione del guerriero, la guerra sotto le mura di Troia, l’amore e gli amori, il viaggio di ritorno a Itaca , tra mille insidie e incanti straordinari (da Polifemo alle Sirene, da Nausicaa a Circe, a Calipso) e ancora l’ultimo viaggio, uno dei più grandi enigmi della letteratura.

Valerio Massimo Manfredi , con il suo controllo della lingua e la potenza della sua scrittura, racconta l’eroe più grande , passo per passo, attingendo all’immensa messe di miti e di storie che lo vedono protagonista e insieme dimostrando che il fascino assoluto da sempre esercitato da Ulisse è ancora più che mai vivo. Un romanzo straordinario: incalzante come i tamburi di guerra, tempestoso come il mare scatenato da Poseidone, pieno di poesia come il canto delle Sirene.

Per rendere ancora più suggestiva, intrigante ed epica la presentazione del libro-novità, l’attore Franco Costantini leggerà alcune pagine di “Il mio nome è Nessuno”.

Con “Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia”, pubblicato da “Sperling & Kupfer Editori”, il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, in programma a Novembre, ci offre una viva, partecipata e documentata testimonianza, che è anche un bilancio del suo impegno contro il crimine, “dipinge il vero volto dell’organizzazione criminale, rivelandone le origini, i metodi e le regole segrete . E spiega, in un appello appassionato rivolto soprattutto ai giovani (il librò è dedicato e rivolto al nipote di Pietro Grasso, “Riccardo e a tutti i ragazzi animati dalla speranza di realizzare le loro idee, i loro desideri, i loro sogni di rendere il mondo più libero e più giusto”), come, attraverso la cultura della legalità e un progetto democratico di sciluppo economico, si può sperare di riscattarsi dalla schiavitù dei soprusi, dell’ intimidazione e della violenza, che domina dove il potere delle cosche è più forte. Un sogno, obietta qualcuno, un compito impossibile. Forse. Ma un compito affrontato ancora, dopo quarant’anni di lavoro, con l’entusiasmo del bambino che, giocando a nascondino, correva forte per raggiungere la “tana” e potere gridare: “Liberi tutti”

A proposito di questi suoi diciannove capitoli e delle 226 pagine di questo importante libro (che segue il precedente “Per non morire di mafia”), il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ha sottolineato: “Rappresento l’antimafia che agisce contro i crimini, l’antimafia della repressione, ma ho bisogno dell’ antimafia della speranza , del consenso e dell’impegno di tutti voi” Cioè dei cittadini che compongono la società civile degli onesti, che perseguono la società la società dei diritti e dei doveri, delle regole della democrazia e del progresso, all’insegna della cultura della legalità.

Come avviene da diciassette anni, gli Autori sono a disposizione per dialogare con i lettori, rispondendo alle loro domande, e per dedicare e firmare copie dei loro libri.

Prima di ogni incontro, gli Autori visiteranno le sale del Palazzo Ducale di Sassuolo , temporaneamente adibite a “Cantiere-Laboratorio” delle oltre mille opere d’arte messe in salvo dalle conseguenze del terremoto.