Giovedì 25 ottobre la seconda edizione del Festival Greeen Economy di distretto ha fatto tappa a Castelvetro, presso la sala consigliare si sono tenute presentazioni importanti ed una tavola rotonda di alto. Progetti di green economy di Piccole Imprese del Distretto sono state presentate da  Conservo, Bottega Bio di Savignano, Ortofrutta di via Soli di Vignola,  dalla Ditta Fratelli Pilati e Phema Srl. Le prime tre imprese,  laboratorio di trasformazione di prodotti biologici il primo, i secondi due negozi che vendono prodotti biologici, hanno evidenziato come “Il benessere dell’uomo e la vita della terra sono uniti da un legame indissolubile, sancito dalla coltivazione e dall’utilizzo di prodotti genuini, provenienti da un terreno fertile e sano. Abbracciamo uno stile di vita rispettoso dell’uomo e dell’ambiente, con amore ma anche con coraggio, credendo nel bio quando ancora il settore degli alimenti biologici era poco conosciuto e visto con diffidenza. Le aperture di negozi biologici sono in netta crescita e serviamo clienti di ogni età”. Fratelli Pilati e Phema sono due aziende importanti che  vedono lo sfruttamento delle nuove tecnologie come fiore all’occhiello grazie ad un processo che mira all’ottimizzazione dei costi e dei processi, nel totale rispetto delle normative vigenti in ambito di sicurezza sul lavoro e salvaguardia dell’ambiente. “Abbiamo cercato di trovare settori di nicchia – ha spiegato Pilati -, ma la situazione è critica, stiamo cercando di continuare la nostra attività, in particolare il fotovoltaico ha dato tantissimo a gruppi stranieri e pochissimo al nostro territorio, chi ha guadagnato sono stati investitori esterni, dobbiamo sperare che il mercato, e parlo del mercato degli impianti in toto, cambi, se continuerà così sarà difficilissimo reggere in piedi la nostra azienda di 50 dipendenti”. “ Tutto è iniziato vent’anni fa ed abbiamo iniziato ad occuparci di progettazione industriale – ha spiegato Stefano Camatti, titolare della Phema -, siamo abituati a lavorare su impianti medi e di grandi dimensioni. Dal 2009 siamo entrati in piena crisi ed abbiamo provato a trasformala in opportunità, riuscendoci. Abbiamo cambiato i server e tutti i monitor che abbiamo nella nostra sede a Montebudello e che sono alla base del nostro lavoro, visto che da lì gestiamo tutti gli impianti dei nostri clienti, tutto ciò ha portato ad una riduzione drastica del consumo di energia. Per gestire i nostri server ora stiamo pensando ad un impianto eolico per ridurre ulteriormente i consumi”. A seguire si è tenuta una tavola rotonda moderata dal giornalista Paolo Maini dal titolo “Opportunità e condizioni per valorizzare e promuovere il ruolo delle PMI e del commercio per un’economia green e innovativa”. Carlo Alberto Valentini di Confesercenti ha sottolineato come i tanti negozi e ristoranti che sono nati e stanno nascendo sono l’espressione di come la provincia di Modena sia all’avanguardia nel green, a livello non solo provinciale, ma anche nazionale ed ha sottolineato la crescita dei fatturati di chi ha puntato sul Green, sia a livello di cibo che di vestiario. “C’è un problema di cultura – ha spiegato Marcello Verucchi di Lapam -, mi sembra che la Green Economy sia ancora un bello slogan, che però non ha toccato la massa. Ci sono imprese che hanno voluto lavorare sull’ economia verde, ma deve cambiare la cultura, il nostro territorio ha idee e menti eccelse, ma non c’è il sostegno dal punto di vista legislativo, serve un cambio di mentalità immediato. Le multiutilty vendono energia, e questo è un grosso ostacolo allo sviluppo della Green Economy, questo va detto”. A chiudere le parole di Giorgio Falanelli di CNA: “E’ importante fare squadra, cercare di ridisegnare uno sviluppo per il nostro paese, dobbiamo portare anche a Roma una mentalità di ragionamento legato allo sviluppo delle piccole e medie imprese con quelle di grandi dimensioni, noi nel nostro piccolo stiamo cercando di dare a tutte le nostre imprese un appoggio il più esteso possibile”