Dire no alla mafia, no alla camorra, no alla n’drangheta significa dire no ai comportamenti mafiosi, camorristici, n’dranghetisti, piccoli e grandi, pubblici e privati, singoli e collettivi, questa è la risposta politica necessaria ed impegnativa che dobbiamo dare tutti insieme.

E’ stato importante ieri essere in piazza a Reggiolo, insieme alle istituzioni, alle associazioni di categoria, agli studenti , alle associazioni civili e di volontariato, insieme ai cittadini.

E’ stato importante per dare un messaggio chiaro e netto.

A Reggiolo era inevitabile richiamare il dramma del terremoto, ma se questo evento naturale è un fatto che si può cercare di limitare e contenere nei danni e a cui si cerca di rispondere con la migliore ed efficiente organizzazione , la mafia, la camorra, la n’drangheta sono frutto della volontà dell’uomo e solo la reazione degli uomini, e delle donne, che rappresentano la parte sana del nostro paese possono impedire che queste organizzazioni infettino e condizionino la nostra vita.

La collaborazione fra istituzioni e forze dell’ordine, il supporto e la competenza della prefettura, la disponibilità da parte delle associazioni di categoria nel definire nuove procedure e protocolli per garantire la corretta assegnazione dei lavori pubblici, e sarebbe auspicabile anche per quelli privati, sono strumenti indispensabili per contrastare l’illegalità.

Sarà necessario trovare una formula che permetta di introdurre una sorta di certificato antimafia anche per le ditte di movimento terra, oggi non soggette a questo documento introdotto negli altri settori per contrastare il rischio infiltrazioni.

Così come è necessaria l’indignazione ferma ed inequivocabile da parte dell’opinione pubblica.

Sta crescendo la consapevolezza dei rischi che il nostro tessuto socio economico corre, ci stiamo attrezzando con tutti gli strumenti necessari per contrastare i tentativi di infiltrazioni, forse non abbiamo ancora tutta la consapevolezza della battaglia che insieme dovremo affrontare per sconfiggere la violenza e la forza che le organizzazioni mafiose sono in grado di mettere in campo per tutelare i loro interessi, ma i loro interessi non sono i nostri, non sono quelli di una società civile e democratica, fondata sul lavoro e sul rispetto delle leggi.

(Roberto Ferrari, Segretario provinciale PD Reggio Emilia)