“Non sono state accolte le istanze dei terremotati. Per questo non voto il decreto perché la gente dell’Emilia non chiede l’elemosina ma solo di poter ripartire. A Roma lo devono capire e io ho solo questo strumento per far comprendere quanto sia miope non investire su un territorio che prima del sisma rappresentava l’1% del PIL nazionale. Grazie ad una dura e lunga azione parlamentare alla Camera qualche risultato è stato portato a casa ma non basta. Mi auguro che almeno al Senato le cose cambino. I terremotati non chiedono l’annullamento delle tasse ma solo di poter posticipare anche il versamento dei tributi. Gli episodi di contestazione degli imprenditori nei confronti del Presidente della Regione rischiano di essere solo il primo passo di un’escalation di azioni sempre più clamorose. Basterebbe accordare quello che è già stato dato in passato ad altri territori per evitare di creare tensioni e malcontento per chi non ha più niente da perdere dopo il terremoto del maggio scorso”.

Lo afferma l’On. Isabella Bertolini, parlamentare di Modena, spiegando il suo voto negativo al decreto al voto oggi alla Camera dei Deputati, dopo che non sono state accolte tutte le richieste dei territori terremotati del maggio scorso.

Commentando poi lo sblocco dei fondi UE, l’On. Bertolini afferma: “Che si siano sbloccati i fondi europei è una cosa positiva. Si è evitata una clamorosa ingiustizia ai danni di una popolazione terremotata e gravemente danneggiata. Bene ha fatto il Presidente del Consiglio Monti ad intervenire. Anche se appare davvero incredibile che per una erogazione del genere sia stato necessario un intervento per sbloccare i fondi”.