L’amministrazione comunale di Scandiano presenta sabato 17 novembre alle ore 17 presso la biblioteca G. Salvemini, nell’ambito della rassegna Storie della nostra Storia, il bel libro della giovane autrice scandianese Giulia Saccani “Una questione di soggettività” (Bébert edizioni), incentrato sulla genesi del brigatismo a Reggio Emilia. Insieme all’autrice saranno presenti Giulia Iotti, assessore alla cultura del comune di Scandiano e Nadia Lusetti del direttivo di Istoreco. L’analisi della Saccani – che ha basato l’opera sulle ricerche compiute per la propria tesi di laurea specialistica – prende in considerazione alcuni aspetti sociali e politici del “modello emiliano”, che insieme a certi “valori condivisi” hanno contribuito a creare un microcosmo del tutto particolare nella Reggio degli anni ’60. “Di fronte a quella scelta finale c’è chi la compie e c’è chi invece ritorna. Ed è una scelta personale”: ed è questo l’assunto attorno al quale gira il cuore del libro.

La scelta finale è quella della lotta armata, che diede vita al nucleo reggiano delle Brigate Rosse, e Giulia Saccani tenta nella sua opera di inquadrarla in un contesto generale e di trovare una linea di demarcazione tra l’influenza dei fattori “ambientali” e le motivazioni personali. In realtà poi, secondo l’autrice, la scelta della lotta armata è stata soprattutto “una questione di soggettività”: ed è questa la ragione che la spinge a chiudere il libro, scrivendo le interviste a Prospero Gallinari, Loris Tonino Paroli, Roberto Ognibene, Vainer Burani e Loris Cavalletti. Si tratta di un’analisi ben scritta che trova forte motivazione nella consapevolezza che per i giovani degli anni ’70, anche per chi poi ha colto strade così estreme, permane l’aspettativa di cambiare davvero le cose, di poter fare la differenza. Una spinta che le giovani generazioni oggi hanno completamente perduto.