Dopo i cimiteri, linee ferroviarie, e i pluviale di chiese i predatori dell’oro rosso indirizzano le loro attenzioni furtive alle isole ecologiche  “ricche” di rame da “estrarre” dagli innumerevoli elettrodomestici accatastati per lo smaltimento differenziato. Questa notte infatti due ladri di rame hanno rivolto le loro attenzioni furtive all’isola ecologica di Via Pio la Torre a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. La loro azione furtiva è andata in “onda” nei video del sistema di video sorveglianza per cui l’operatore dell’istituti di vigilanza privato che ha visto il furto in atto ha dato l’allarme al 112 dei Carabinieri del Comando Provinciale di reggio Emilia che hanno inviato i carabinieri di Correggio che dopo un concitato inseguimento hanno fermato ed arrestato uno dei due ladri con il complice riuscito a fuggire anche se la sua identificazione potrebbe essere questione di ore.

I due avevano rivolto le loro attenzioni agli elettrodomestici ed in particolare ai compressori dei frigoriferi “custodi” del bobine di rame, che stavano accatastando in prossimità di un buco da loro praticato alla rete di recinzione. Con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della Stazione di Correggio hanno arrestato il cittadino marocchino R.J., 41enne abitante a San Polo d’Enza ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. L’allarme è giunto poco prima dell’una e mezza di questa notte quando un istituto di vigilanza privata segnalava di vedere a video due sconosciuti che stavano rubando nell’isola ecologica di Via Pio La Torre a Correggio.

I militari della locale Stazione allertati dall’operatore del 112, si precipitavano sul posto e dopo aver scavalcato la rete di recinzione riuscivano dopo un concitato inseguimento a fermare uno dei due ladri identificato nel suddetto cittadino marocchino mentre il complice riusciva a dileguarsi. I de stavano puntando al prezioso oro rosso come accertato dai carabinieri che in prossimità del foro praticato dai due nella rete di recinzione erano accatastati motori di frigoriferi contenenti bobine di rame e condensatori di gas per frigoriferi contenenti a loro volta serpentine di rame. Alla luce dei fatti l’uomo veniva arrestato con l’accusa di furto aggravato in concorso. Domani comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate. Fervono le indagini per risalire alla cattura del complice la cui identificazione potrebbe essere questione di ore.