“Siamo impegnati nel confronto sistematico con gli enti locali e con il terzo settore affinché in ogni tavolo di monitoraggio, in ogni passaggio decisionale, il preminente interesse del bambino venga posto al centro dell’azione di tutte le istituzioni, di tutte le agenzie educative, in una parola di tutta la comunità”. L’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, alla vigilia della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’assessore regionale Teresa Marzocchi ricorda l’alto valore della Convenzione Onu e l’impegno della Regione a fare “ogni sforzo concreto affinché dalla proclamazione dei diritti dei bambini si passi a misure efficaci per rendere tali diritti effettivi ed esigibili”.

Dal novembre dello scorso anno ad oggi, ricorda, “abbiamo compiuto passi significativi: prima la nomina del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, a seguire l’approvazione della direttiva in materia di affidamento e accoglienza in comunità, la revisione della normativa sui servizi educativi per la prima infanzia e l’approvazione delle relative linee guida per la valutazione della qualità. E’ stato un anno di lavoro intenso: affinare gli strumenti normativi e di regolazione è stato importante, ma nel contempo abbiamo operato in prima linea a supportare i Comuni sull’emergenza terremoto, dando assoluta priorità alla ricostruzione delle scuole”.

L’ultimo atto in ordine di tempo, riguarda il varo da parte della Giunta regionale, lo scorso 13 novembre, del “Coordinamento regionale infanzia e adolescenza”, del quale saranno chiamati a far parte il Garante, i vertici delle amministrazioni locali, i dirigenti dei settori educativi, della sanità e della formazione regionale, i rappresentanti del terzo settore e delle associazioni di tutela dei diritti dei cittadini minori di età con, in qualità di invitati permanenti, i rappresentanti della magistratura minorile e delle articolazioni regionali dei ministeri dell’Istruzione e della Giustizia.

“In un contesto sociale caratterizzato da una fase di ripresa della povertà – continua Marzocchi – non possiamo nasconderci che i bambini e le bambine sono i più esposti, dunque occorre uno sguardo approfondito alle problematiche che riguardano l’infanzia e l’adolescenza; il Coordinamento regionale servirà a dare sistematicità a tale sguardo, ricercando la piena integrazione delle politiche che impattano sulle condizioni dei cittadini in crescita. Far partire il Coordinamento potrebbe anche consentirci, il prossimo anno, di progettare un momento di riflessione alta: gli ‘stati generali’ per l’infanzia e l’adolescenza”.